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Cronaca

Filippino accusato di abusi su due minorenni, condannato a cinque anni

L'uomo, accusato di violenza sessuale, è stato condannato a cinque anni di reclusione al termine del giudizio con rito abbreviato che si è svolto questa mattina dinanzi al gup del Tribunale di Lecce Carlo Cazzella

 

LECCE – Per quasi quattro anni avrebbe abusato delle figlie 14enni di una coppia di amici di origini filippine. Le violenze sarebbero continuate sino a gennaio del 2011, quando le piccole presunte vittime, due cuginette, hanno trovato la forza e il coraggio di raccontare le molestie e le violenze subite ai rispettivi genitori. L’uomo, D. R. A. Tomanan, è stato condannato a cinque anni di reclusione al termine del giudizio con rito abbreviato che si è svolto questa mattina dinanzi al gup Carlo Cazzella. Il sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, Carmen Ruggiero, aveva invocato una condanna a sei anni di carcere.

A dare avvio all'inchiesta fu la denuncia dei genitori delle 14enni. Le indagini fecero emergere una triste storia di abusi sessuali maturata nell'ambito di rapporti di amicizia tra famiglie di connazionali. Le famiglie delle ragazzine e il presunto violentatore, infatti, erano legati da un forte vincolo di amicizia, tale da consentire un'assidua frequentazione dell'abitazione di quest'ultimo da parte delle presunte vittime. Secondo l'ipotesi accusatoria, quest'ultimo avrebbe approfittato di ogni occasione utile per toccare il seno delle ragazzine, baciare i lobi delle loro orecchie, e toccare anche i loro organi genitali, anche mentre in casa delle minori erano presenti i genitori, i quali erano all'oscuro della situazione.

L'uomo fu arrestato dagli agenti della squadra mobile il 25 giugno scorso, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Lecce, Antonia Martalò, su richiesta del pubblico ministero Carmen Ruggiero, dopo accurate indagini e dopo aver verificato l'assoluta attendibilità delle vittime. L’imputato è assistito dall'avvocato Angelo Pallara, mentre le famiglie delle presunte vittime, che si sono costituite parte civile, sono assistite dagli avvocati Federico Pellegrini e Anna Paola Labrini. Nei loro confronti il gup ha disposto un risarcimento pari a 30mila euro. 

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