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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Fiom Cgil torna nella Fiat Cnhi. Il sindacato premiato dal voto dei lavoratori

Fiom ha conquistato il 35 percento dei voti nella scelta dei rappresentanti per la sicurezza, ritornando nello stabilimento leccese. La segretaria generale Morea: “Non ci siamo mai arresi né rassegnati e i lavoratori sanno riconoscere chi lotta per i loro diritti”

LECCE - Il grande risultato elettorale conseguito dalla Fiom Cgil nella Cnhi (ex Fiat) di Lecce ha un significato molto importante per un sindacato che, negli scorsi anni, ritiene di essere stato “gravemente penalizzato” per la sua battaglia in favore dei diritti dei lavoratori di quell’azienda.

Dopo essere stati estromessi dalla Fiat di Marchionne e legittimati a rientrare grazie a una sentenza della Corte costituzionale, nella prima occasione di voto libero, i lavoratori si sono espressi assegnando 131 voti alla lista della Fiom Cgil, che è risultata il secondo sindacato, e premiando il singolo candidato: primo quello della Fiom per numero di preferenze, 102.

“Negli ultimi anni, con o senza il riconoscimento da parte della Fiat, il gruppo dirigente Fiom dello stabilimento Cnhi di Lecce, con i suoi delegati Mauro Bonuso e Cosimo Preite, ha continuato l'impegno sindacale a difesa dei lavoratori senza mai arrendersi e rassegnarsi – si legge in una nota stampa inviata dalla segreteria sindacale - . Impegno che, nelle ultime elezioni per i rappresentanti della sicurezza, è stato ampiamente riconosciuto dai lavoratori del sito di Lecce”.

Su un total di 493 voti, la Fiom si piazza, con 131 voti, dopo Uilm (173 voti); seguono la Fim (108) e la Fismic (81). Al primo posto come candidato Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) si conferma il delegato della Fiom Cgil Mauro Bonuso che, con 102 voti, stacca considerevolmente i candidati di Uilm, Fim e Fismic (rispettivamente 90, 57 e 46 voti).

Anna Rita Morea, segretaria generale, parla di “un risultato storico, reso possibile solo grazie alla straordinaria attività sindacale portata avanti con caparbietà e costanza dai componenti del comitato direttivo provinciale Fiom”. Solo tre anni fa la Fiom era stata messa fuori dai cancelli della Fiat di Marchionne – commenta Morea - ed ora, grazie al voto libero dei lavoratori si è addirittura riaffermata come primo sindacato in tutto il gruppo Fca-Cnhi-Magneti Marelli, con più del 35 percento dei consensi dei 50 mila addetti e con una partecipazione del 70 percento”.

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