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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Maglie

Firme false sui contratti Enel per gonfiare i compensi

Maglie: loro intascavano fior di provvigioni. I clienti, anziani, pagavano fior di quattrini per contratti mai sottoscritti. Due denunciati per truffa e falso: un leccese 28enne ed un modugnese 20enne

MAGLIE - Loro intascavano fior di provvigioni. I clienti, anziani, soprattutto, pagavano fiori di quattrini. Per contratti mai sottoscritti. Ci sono molti modi di perpetrare truffe, una delle più fastidiose, per l'utente finale, era quella che due personaggi in cerca di firme, uno 20enne di Modugno, l'altro 28enne di Lecce, mettevano a segno, ottenendo con ingegnosi raggiri i dati sensibili delle vittime predestinate. E dopo tutta una serie di tranelli in giro fra Maglie e dintorni (Melpignano, Cursi e via dicendo), con le prime denunce confluite presso la Procura di Lecce, è partita anche la caccia al procacciatore da parte della guardia di finanza, alla quale sono state delegate le indagini. Alla fine, le fiamme gialle magliesi hanno individuato i due agenti, ingaggiati da altrettante società di servizi, incaricate a promuovere il passaggio dal gestore Enel Spa ad Enel Energia. I due sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per truffa e falso.

I due procacciatori, che collaboravano con società che hanno sede nelle province di Brindisi e Bari, si aggiravano, dunque, presso le abitazioni dei vari utenti, per la maggior parte anziani, per acquisire il codice cliente. Si tratta di un numero identificativo che l'Enel attribuisce a ciascun cliente all'atto della fornitura di energia elettrica. Ottenuto il codice, all'insaputa degli stessi clienti, i due incaricati compilavano e apponevano firme false sui contratti con i nuovi gestori di energia. Ovviamente, lo scopo era massimizzare le proprie provvigioni.

Ma il raggiro non poteva durare a lungo. Numerosi cittadini hanno iniziato a vedersi recapitare fatture con importi superiori a quelli precedentemente pagati, per mezzo di contratti mai sottoscritti. Inevitabili le denunce. E i finanzieri, dopo aver individuato le società di servizi incaricate a promuovere il passaggio tra i due gestori di energia elettrica, sono riusciti ad identificare anche i procacciatori che materialmente avevano falsificato i nuovi contratti di fornitura elettrica. Oltre alle ipotesi di reato di truffa e falso, dovranno rispondere anche della violazione alla legge 675/96 relativa al trattamento dei dati personali.

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