Fonti rinnovabili: Puglia leader, ma si storce il naso

BARI - La Puglia in vetta alle classifiche per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Ma se, da un lato, questo riconoscimento gratifica, dall'altro, c'è chi lo rilegge con preoccupazione: è il caso di Salvatore Negro, capogruppo dell'Udc a Viale Capruzzi, che punta l'attenzione sull'assenza di una regolamentazione regionale per l'installazione degli impianti.

"Essere in testa alle classifiche nazionali per la produzione di energia da impianti fotovoltaici ed eolici - ha sottolineato - non deve farci esultare più di tanto, considerato l'alto rischio che uno sviluppo selvaggio e senza regole del settore potrebbe recare danni irreversibili al territorio pugliese, che per le bellezze paesaggistiche ed architettoniche è naturalmente votato al turismo".

Secondo l'esponente dell'Udc, i rischi annunciati dalle associazioni ambientaliste non sono privi di fondamento: "Il sogno ambientalista del presidente Vendola di ‘solarizzare' la Puglia - afferma -, non è esente da insidie e deve fare i conti con la realtà di un territorio che vanta bellezze naturali indiscutibili e paesaggi architettonici da tutelare, per non andare incontro a rischi di speculazioni edilizie che già si intravedono sui tetti delle nostre case e nelle nostre campagne, spogliate dei secolari ulivi, dei vigneti, dei fichi d'india e dei muretti a secco che hanno fatto posto a luccicanti pannelli solari e alte torri eoliche".

Il riferimento va al sito archeologico sulla collina di Giuggianello dove si vorrebbe impiantare un parco eolico: "Per queste ragioni - ha concluso il presidente Negro - auspichiamo di trovare presto sul tavolo della competente commissione regionale le regole annunciate attraverso la stampa dall'assessore Barbanente: regole chiare e semplici che non lascino spazio a dubbi e incertezze e che provvedano in tempi rapidi a mettere dei paletti nel settore e a frenare qualsiasi tentativo di speculazione".