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Cronaca Parabita

Assalto con fiamma ossidrica all'Anagrafe. Banda in fuga con carte di identità e contanti

I malviventi sono fuggiti con la parte "sopravvissuta" di documenti e denaro, rubata dal Comune di Parabita. Il colpo è avvenuto nella notte: dopo aver rotto un vetro, i ladri hanno provato a scardinare la cassaforte dal muro, ma ha preso fuoco. Dopo aver domato le fiamme con l'estintore, si sono dileguati con documenti e denaro

PARABITA – Ancora un ufficio dell’Anagrafe preso di mira dai malviventi. La lista nera dei municipi “visitati” sale a quattro. Dopo quello di Gallipoli, Lecce e quello tentato a Taviano, è toccato a Parabita. Una banda di malviventi, “dotati” di una certa confidenza con i locali che ospitano la sede del Comune, sono fuggiti con gli “avanzi” di carte di identità e contanti, custoditi in una cassaforte.

Hanno mandato in frantumi il vetro di una stanza al piano terra, dove si trova anche l’ascensore. Un punto da cui i dipendenti comunali sono costretti a transitare: quella stanza, adiacente all’Ufficio anagrafe, ospita infatti la macchina marcatempo, utilizzata per timbrare il badge.

Aspetto, questo, che colloca il colpo nella notte appena trascorsa. Se fosse accaduto in quella di sabato, gli agenti di polizia locale avrebbero scorto l’accaduto già nella mattinata di ieri. E, invece, la scoperta è avvenuta questa mattina, da parte degli operai e dei primi impiegati che hanno raggiunto il posto di lavoro.

Per mezzo della fiamma ossidrica, hanno effettuato un foro sulla parete di un diametro più grande del deposito stesso: l’intento era quello di fuggire direttamente con il contenitore blindato. Ma un imprevisto ha frenato il loro piano. Il contenuto ha infatti preso fuoco e i componenti della banda, per cercare di salvare il salvabile, hanno domato le fiamme con un estintore.

Sono poi fuggiti con la refurtiva recuperata, della quale non si potrà mai conoscere l’esatto valore. Inizialmente, nella cassaforte erano custoditi circa mil le e 500 euro in contanti, e 300 carte di identità. Sul posto sono giunti i carabinieri della stazione locale, assieme ai colleghi della compagnia di Casarano, guidata dal capitano Aniello Mattera.

IMG_7012-5Al vaglio dei militari eventuali videocamere installate nelle vicinanze del municipio. La sede, infatti, si trova proprio di fronte agli uffici delle poste del paese, che potrebbero fornire dettagli rilevanti per l’attività investigativa.

L’episodio madre è stato registrato all’alba del 28 luglio, nell’anagrafe di Lecce, dove i ladri sono fuggiti con 87 documenti. Appena tre giorni dopo, è stata la volta del municipio di Gallipoli, dove i malviventi hanno portato via 12 pistole, mille carte di identità e munizioni. Il 3  agosto, infine, ci hanno riprovato a Taviano, dove il colpo però è andato in fumo.

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