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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Squinzano

I liquidi della cisterna? Direttamente nel pozzetto. Denunciata la ditta sleale

Titolare e socio di un'azienda di autospurghi sorpresi dalla polizia provinciale, mentre svuotavano la cisterna nel tombino. Numerose le segnalazioni, nei giorni scorsi, dei concorrenti, messi "fuorigioco" da prezzi stracciati

 

SQUINZANO – Avevano intenzione di scaricare direttamente nella rete fognante ben 16mila litri di acque reflue, ma sono stati colti con le mani nel sacco (anzi, sulla pompa, piazzata nel tombino) dagli agenti della polizia provinciale che, all’alba di oggi, hanno denunciato all’autorità giudiziaria due squinzanesi, P.G., 50enne, titolare di una ditta di autospurgo per la pulizia di pozzi neri, e B.A., 46enne, socio e operaio della stessa ditta. I due sono stati bloccati mentre versavano all’interno di un pozzetto le acque contenute in una cisterna attrezzata per la pulizia delle fosse biologiche.

Il carico sarebbe stato riversato in maniera assolutamente illecita nel giro di pochi minuti, se non fossero intervenuti gli uomini diretti dal comandate Antonio Arnò. I due soci, con una certa disinvoltura, poco prima che sorgesse il sole, avevano aperto il tombino della fognatura per svuotare la cisterna “a costo zero”. In quel modo, sarebbe stata ben presto pronta per l’ennesimo carico che, a fine giornata lavorativa, avrebbe fruttato un guadagno considerevole.

La ditta, a quanto pare, non sarebbe mai passata neanche davanti al più vicino depuratore autorizzato, quello di Melendugno, dove avrebbe dovuto consegnare, come per legge, i reflui ai fini della depurazione e per evitare di provocare danni ambientali. E probabilmente non era neanche la prima volta che il meccanismo veniva messo in atto, visto che numerose erano state, nei giorni scorsi, le segnalazioni delle ditte concorrenti, ormai fuori mercato, dati i prezzi stracciati dell’offerta.

Da qui, per diversi giorni gli agenti hanno svolto controlli per studiare le mosse dei due e deferirli alla Procura. Ora rispondono di smaltimento illecito di rifiuti liquidi. Sotto sequestro è finito l’autocarro attrezzato, del valore commerciale di circa 65mila euro. Sono stati anche prelevati dei campioni del refluo contenuto nella cisterna che saranno analizzati dall’Arpa di Lecce per stabilire l’esatta tipologia di rifiuti e la loro eventuale pericolosità.

“Con l’arrivo della stagione estiva - spiega il comandante Arnò - ho disposto servizi mirati al contrasto dell'illecito smaltimento di rifiuti liquidi da parte dei titolari di autospurghi. L’intervento di oggi è il risultato di un'intensa attività d’indagine avviata sulla base di numerose segnalazioni provenienti da cittadini ed effettuata con il metodo classico dell'appostamento e del pedinamento. Invito quindi - continua il comandante Arnò - tutti coloro che sono a conoscenza di comportamenti illeciti in materia ambientale ad effettuare segnalazioni alle forze dell’ordine. Da parte nostra continueremo la quotidiana azione di contrasto al fenomeno, consapevoli del fatto che chi agisce violando la legge produce un danno al bene ambiente ma anche alle altre ditte che operano sul mercato nel rispetto della normativa”.

Le segnalazioni giunte dalle aziende concorrenti

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