Il 118 assediato di richieste per malori, dalla notte tutte le ambulanze in circolazione
Il caldo asfissiante sta mettendo a dura prova le persone sofferenti e nel contempo anche il servizio di soccorso sanitario. Nella notte, centinaia di interventi anche a causa di eccessi di alcool e oggi molti interventi gestiti per telefono per assenza di medico a bordo dei mezzi
LECCE – Una giornata, quella di ieri, bollente. E poi una notte afosa. Seguita da una nuova ondata di calore. Con i telefoni diventati roventi a loro volta. I numeri d’emergenza squillano di continuo, presi d’assalto per ogni tipo di segnalazione. Soprattutto il 118. Come sempre, quando inizia questo periodo. Routine, magari, per chi ha ormai fatto il callo a certi tour de force, ma alla quale non ci si abitua mai veramente.
Si andrà avanti così fino ad agosto inoltrato, con gli operatori costretti a muoversi da un capo all’altro del Salento lungo strade assolate in mezzo a un traffico spesso scomposto, specie nelle località rivierasche. In fin dei conti aumentano i flussi per via anche dei turisti e dei salentini residenti fuori regone che tornano per le ferie. Così, salgono in maniera esponenziale le richieste. “Siamo in piena emergenza”, conferma il medico di turno alla centrale. Ed è difficile anche strappare qualche informazione in più. Dietro si sente un vociare confuso e indistinto di chi risponde ai telefoni a getto continuo.
Circa un centinaio gli interventi effettuati solo nel turno della notte. Tanti, troppi. Fino alle prime luci dell’alba, le ambulanze hanno solcato centri urbani e periferie. Malesseri dovuti al caldo, cui si sommano i soliti eccessi dovuti ad alcool e sostanze stupefacenti. Il week-end è il momento che mette di più alla prova anche i nervi delle forze dell’ordine, specie commissariati di polizia e compagnie che sorvegliano le aree turistiche dello Jonio e dell’Adriatico. Spesso con decine di patenti ritirate in un singolo servizio di controllo.
Chi ha raccolto la staffetta questa mattina, al 118, non si è ritrovato certo in una situazione più agevole. Con la colonnina di mercurio in ascesa libera verso i 40 gradi anche oggi e nei prossimi giorni, a rischio sono soprattutto i bambini e gli anziani, oltre ai sofferenti di patologie respiratorie e cardiocircolatorie. E così le chiamate si sono accavallate l’una sull’altra, mettendo in seria difficoltà un servizio vitale, che di suo soffre di ataviche carenze di uomini e mezzi e di cui spesso un’utenza poco informata rischia di abusare.
Troppe volte si contatta il 118 anche per questioni da “codice bianco”, invece di rivolgersi, ad esempio, alla guardia medica. C’è persino chi telefona anche solo per sapere dove sia la farmacia di turno aperta, e così occupa la linea e sottrae secondi preziosi. Si calcola che siano mediamente 4mila e 500 le telefonate inappropriate nell'arco di un anno, pari al 10 per cento del totale.
Specie dopo le 12 di oggi, poi, con i picchi massimi di caldo, il 118 ha gestito una tale vastità di eventi da andare in sofferenza, perché molte postazioni si ritrovano senza medico a bordo. Così è stato necessario coordinare i soccorritori via telefono dalla centrale. In quasi tutti i casi le chiamate sono state per malori. E tutte le ambulanze sono state in circolazione fin da questa mattina senza un attimo di sosta.
A questo ciò, si aggiungono poi altri problemi, che corrono paralleli. Per esempio, ieri sera diversi residenti a Lecce hanno segnalato allo Sportello dei diritti l’assenza di acqua fra le 19 e le 21, specie nei rioni Salesiani e San Pio. Da una riduzione progressiva della pressione si è arrivati allo stop totale. Con tutto ciò che n’è conseguito.
“Un primo campanello d'allarme da far tintinnare nelle orecchie dei responsabili dell'Acquedotto pugliese e del presidente della Regione - commentano dallo Sportello - se si pensa che ancora non si è raggiunto il picco delle presenze turistiche ed è quindi semplice immaginare che la situazione potrebbe aggravarsi con l'arrivo dei primi esodi di agosto”.
