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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Il ministero riconosce le interferenze di Radio Padania

Il ministero dello Sviluppo economico ha accolto il ricorso proposto dal gruppo Mixer Media, per la vicenda che vedeva al centro la "occupazione" di alcune frequenze radio. E ora ricorso in giudizio

ROMA - L'impianto acceso da Radio Padania ad Alessano non è autorizzato: interferisce con le trasmissioni di altre radio preesistenti. Il ministero dello Sviluppo economico ha accolto il ricorso proposto dal gruppo Mixer Media, per la vicenda che vedeva al centro la "occupazione" di alcune frequenze radio del gruppo. "Come avevamo segnalato con il ricorso - evidenzia l'avvocato Gianluigi Pellegrino - nel caso salentino non vi erano per Radio Padania nemmeno i presupposti per applicare una legge di assurdo privilegio che le consente di accendere autonomamente canali radio divenendone titolare per silenzio assenso se entro 90 giorni non emergono interferenze".

"Per questo - spiega in una nota - abbiamo dovuto immeditatamente segnalare al ministero che le interferenze c'erano sia su quella stessa frequenza, radio Nice, sia sulla frequenza assai prossima di Radio Rama, che trasmette da Santa Maria di Leuca. Ed ora vediamo con soddisfazione che il ministero ha rilevato fondato il nostro esposto rilevando esistenza di interferenze ad altri (quindi più di uno - spiega il legale in un suo inciso) soggetti concessionari. Il ministero ha inoltre evidenziato le sanzioni cui va incontro Radio Padania se continua a trasmettere. Non resta che notare - conclude Pellegrino - che se Radio Padania avesse civilmente preso atto dell'interferenza non ci sarebbe stato bisogno dell'intervento sanzionatorio. Per i danni causati agiremo in giudizio evidenziando anche l'assoluta incostituzionalità dei privilegi che il governo assegna a Radio Padania che poi non li utilizza per aprire finestre di dialogo, ma per offendere il mezzogiorno".

Soddisfazione espressa dall'editore salentino Paolo Pagliaro: "Abbiamo spiegato alla Lega Nord che da qui non si passa, che i salentini ed il Salento non sono colonizzabili, che qui le loro bandierine non stanno in piedi neanche coi carri armati. Perché il Salento è stufo di essere una terra arata coi soprusi, con la violenza. Perché questa terra, che di per sé è orgogliosa, se si sente aggredita ed insultata tira fuori il suo cuore mediterraneo. Siamo il luogo del confronto, non dello scontro. Ma ci si porta sul terreno del conflitto oggi". Pagliaro, però esprime anche "amarezza per non aver ricevuto dall'onorevole Matteo Salvini, direttore di Radio Padania, neanche una telefonata per tentare di comporre bonariamente la questione. Così come Salvini non ha risposto per accettare o declinare l'invito, ancora valido, a trascorre le vacanze estive nel Salento insieme alla sua famiglia, miei ospiti. Questa vicenda insegna, per fortuna, che nel confronto con i sedicenti duri, i terroni dimostrano di avere una scorza niente male. E così vincono per ko".

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