rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

“Il ministro Profumo prova a depistarci”. Gli studenti rispondono in corteo

Dopo l’assemblea pubblica presso il Codacci Pisanelli i ragazzi coordinati dal sindacato Link-Udu hanno bloccato il traffico in città, arrivando ad occupare le residenze. “Il ministro dovrà vedersela con il movimento studentesco”

LECCE - Questo pomeriggio si è tenuta l’assemblea pubblica degli studenti nell’aula B1 del palazzo Codacci-Pisanelli, dove i rappresentanti del sindacato Link-Udu Lecce hanno esposto i motivi per cui contestano il nuovo decreto sul diritto allo studio e i rappresentanti delle residenze universitarie di Lecce hanno descritto la drammatica situazione che il decreto, in attesa di approvazione, prefigurerebbe.

Al termine dell’assemblea il corteo di studenti ha bloccato la principale strada di accesso alla città, per raggiungere la sede territoriale dell’Adisu Puglia.

Circa 200 studenti sono riusciti a bloccare il traffico nei centri nevralgici di Lecce, nell’orario di punta. La rotonda del bar “Commercio” è rimasta bloccata per circa mezz’ora. Dopo di che il corteo ha occupato la casa dello studente di via Adriatica e si è deciso, in assemblea, che tutte le residenze universitarie saranno occupate.

Gli studenti comunicano di non riuscire più ad accettare “queste politiche che ritengono il diritto allo studio come una voce di spesa da cui si può tagliare”.

“Il ministro non creda di ingannarci. – tuonano i ragazzi - Le notizie trapelate oggi sul suo presunto dietro - front riguardo al decreto “determinazione dei livelli essenziali e requisiti di eleggibilità delle prestazioni per il diritto allo studio universitario” sono palesemente false”.

La bozza del decreto che verrà presentato in conferenza Stato- Regioni contiene delle modifiche formali, ma che non alterano quello che i ragazzi ritengono un “impianto leghista e iniquo della proposta del governo”.

corteo 1-2“La colossale bufala diffusa dalle agenzie stampa per cui sarebbe stata eliminata la fasciazione per aree geografiche (nord, centro, sud e isole) non trova riscontro nei documenti ufficiali. – proseguono i rappresentanti di Link-Udu - Infatti, in questi si parla unicamente di un range di limite Isee da imporre a propria scelta mantenendo però sempre quei limiti presentati nelle prime versioni del decreto. Per esempio, la regione Puglia dovrà decidere a che livello impostare il limite Isee massimo per accedere al sistema di diritto allo studio, in una fascia (decisa dal decreto) tra 15mila e 17 mila euro”.

La nuova bozza, a loro dire, non modifica i criteri di merito che sarebbero stati profondamente irrigiditi nelle prime versioni e che costituirebbero il maggior ostacolo all’accesso alle borse di studio, rimanendo esclusa la possibilità di usufruire del “bonus crediti”.

“Se il governo Monti vuole prendersi la responsabilità di un gesto così grave, - minacciano gli studenti - non solo nei contenuti, ma anche nel metodo totalmente anti-democratico, a pochi giorni dalle elezioni, sappia che non avremo remore nel ricordare a tutti, che cos’è il movimento studentesco”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

“Il ministro Profumo prova a depistarci”. Gli studenti rispondono in corteo

LeccePrima è in caricamento