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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Botrugno

Incidente di caccia: il pm disporrà l'autopsia e l'esame balistico

Il pubblico ministero Roberta Licci conferirà a breve l'incarico al medico legale Alberto Tortorella. Nel contempo, si studierà il fucile Benelli 120 sequestrato. Al centro della vicenda, la tragica morte del 56enne Oronzo Cazzato

 

LECCE – La procura di Lecce intende accertare fino in fondo tutta la dinamica che ha condotto alla tragica morte di Oronzo Cazzato, bancario 56enne di Botrugno. L’uomo è deceduto in seguito all’esplosione di una cartuccia rimasta inceppata nel suo fucile da caccia, dopo una battuta con alcuni amici in una zona di campagna nei pressi del suo paese di residenza. Almeno, questa sembrerebbe la causa del tragico incidente, stando a quanto accertato fino a questo momento dai carabinieri della compagnia di Maglie.  

Domani il pubblico ministero Roberta Licci conferirà innanzitutto l’incarico al medico legale Alberto Tortorella, per svolgere l’autopsia. Altro importante passo sarà l’esame balistico sull’arma, da affidare o a un consulente esterno, o agli stessi carabinieri e quindi da inviare al Reparto investigazioni scientifiche. Si tratta di un fucile Benelli 120, posto al momento sotto sequestro.       

L’episodio è avvenuto intorno alle 16,30 di sabato, in località "Paduli", nelle campagne tra Botrugno e San Cassiano. Fatalità avrebbe voluto che il colpo si sia inceppato e che, nell'aprire il fucile, per ripulirlo, sia stato raggiunto dalla cartuccia all’addome.

Cazzato non era solo, quel pomeriggio. Alla battuta di caccia hanno partecipato cinque suoi amici, che hanno avvertito i soccorsi. Per lui, però, non c’è stato nulla da fare. Secondo gli investigatori dei carabinieri, tutto potrebbe essere riconducibile ad un errore fatale, nonostante Cazzato fosse un cacciatore provetto.

 

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