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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Incubo in alto mare, in avaria a 21 miglia dalla costa

Salvati a Porto Cesareo dalla guardia costiera tre diportisti brindisini che si erano spinti un po' troppo al largo per una battuta di pesca. Una volta a terra, riscontrate anche varie irregolarità

PORTO CESAREO - Un vero incubo, quello vissuto da tre giovani 28enni del brindisino. A 40 chilometri dalla costa, il motore in avaria, il segnale dei telefonini ovviamente assente, la corrente impetuosa che rischiava di trascinarli ancora più al largo. Unico appiglio, la radio di bordo, un piccolo Vhf la cui portata, però, in genere non supera le 12-15 miglia nautiche, che è riuscita per fortuna a far pervenire comunque l'Sos alla sala operativa della guardia costiera di Gallipoli, nonostante la distanza fosse di ben 21 miglia (equivalenti, appunto, ai già citati 40 chilometri terrestri).

E' finita bene, ieri, la disavventura dei tre giovani, partiti all'alba da Porto Cesareo su di un motoscafo, nove metri di lunghezza, per quella che doveva essere una tranquilla giornata di pesca alla traina di ricciole e tombarelli, in questo periodo dell'anno abbondanti nel mare salentino, e diventata, piuttosto, una giornata a dir poco storta, vista anche la lontananza eccessiva dalla costa. Quando la richiesta di soccorso ha raggiunto la centrale operativa della capitaneria, è subito stato disposto l'invio in zona della motovedetta Cp 848 che, raggiunto il motoscafo, ormai in balia della corrente che lo stava facendo ulteriormente scarrocciare verso il largo, l'ha rimorchiato a riva.

Non è, effettivamente, competenza dei mezzi della guardia costiera procedere al rimorchio di natanti, ma dato che non erano reperibili unità adatte a stretto giro, si è deciso comunque di provvedere. Una volta a terra, sono quindi stati fatti alcuni accertamenti. E sono state riscontrate violazioni alla corretta tenuta dei documenti di bordo e, soprattutto, la mancanza della zattera gonfiabile di salvataggio, obbligatoria per la navigazione oltre le 6 miglia dalla costa. Una presenza necessaria, che può salvare la vita, come accaduto a giugno durante l'affondamento del peschereccio "San Pio" della marineria di Gallipoli.

Sempre ieri - ma cambiando completamente argomento -, i militari della guardia costiera di Gallipoli hanno sanzionato due pescherie di Porto Cesareo per mancanza della corretta etichettatura del prodotto. Un'attività di controllo, spiega la stessa capitaneria, che procede di pari passo a quella di carattere preventivo messa già in atto da tempo con la distribuzione di materiale informativo e grazie anche ai contatti con le associazioni rappresentative del settore.

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