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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Auto sospette raggiungono il lido, scatta inseguimento. All’interno kit per lo scasso

Nel pomeriggio, due individui a bordo di una Mercedes hanno raggiunto Porto Cesareo, seguiti dal conducente di una Lancia Delta. Un carabiniere in licenza ha tentato, inutilmente, di fermarli assieme ai colleghi. Nel secondo mezzo, intestato ad un napoletano e abbandonato durante la fuga, rinvenuti martello, mazze da baseball e piede di porco

PORTO CESAREO – Davanti all’occhio allenato e vigile di un militar,e non potevano di certo passare inosservate. Quell’incedere lento e circospetto delle due autovetture ha messo subito in allerta un carabiniere della compagnia di Campi Salentina, in vacanza al mare con la propria famiglia. Ha notato una Mercedes station wagon, con due individui a bordo, seguiti da una Lancia Delta condotta da un uomo. Nel tardo pomeriggio, i due veicoli stavano procedendo in direzione dei lidi a nord di Porto Cesareo, nelle vicinanze dello stabilimento balneare “Baron beach”.

Hanno parcheggiato entrambi i mezzi e, invece di raggiungere la spiaggia, si sono diretti verso il centro abitato. Il militare dell’Arma ha avvertito i  colleghi della stazione locale e del Nucleo operativo e radiomobile, segnalando quella sequenza di gesti sulla quale sarebbe stato opportuno indagare. All’arrivo delle pattuglie di carabinieri, coordinati dal capitano Nicola Fasciano, i tre del gruppo si sono dileguati.

Quelli che, inizialmente, erano soltanto dei sospetti si sono trasformati in certezze. Due uomini sono fuggiti a bordo della Mercedes, facendo perdere le proprie tracce, durante un rocambolesco inseguimento, all’altezza di Avetrana, nel tarantino. Il terzo componente della comitiva, invece, che era giunto alla guida della Lancia, ha abbandonato il veicolo, per poi fuggire a piedi lungo le dune della zona. Immediata la perquisizione del mezzo, nel quale sono stati rinvenuti una mazza da baseball ed una di dimensioni più grandi. Alle quali si sommano un martello, un piede di porco e due cacciaviti. Un kit che non ha lasciato presagire intenzioni rassicuranti da parte della banda, ora ricercata. Le indagini sono state immediatamente avviate.

Un primo elemento, peraltro significativo, è già al vaglio degli inquirenti. Il veicolo abbandonato non sarebbe, infatti, stato rubato. Dal numero di targa i militari sono risaliti: è un uomo residente nel napoletano. Un dettaglio che rappresenta soltanto il punto di partenza di un’indagine che potrebbe presentare colpi di scena a stretto giro di posta.

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