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Cronaca

Intascò giocate del Lotto per 22mila euro: condannato

E' stato emesso in mattinata il verdetto per Vincenzo Calcagnile, l'ex titolare della tabaccheria di via Lupiae, a Lecce, che fu presa a pistolettate la notte del 20 settembre del 2011

LECCE - Non versò 22mila euro incassati con le giocate del Lotto all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e per questo l'ex titolare della tabaccheria di via Lupiae, a Lecce, Vincenzo Calcagnile, 30 anni, residente a Gallipoli, è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione per peculato. E' questo il verdetto emesso in mattinata dai giudici della seconda sezione penale (composta dal presidente Pasquale Sansonetti e dai giudici Annalisa De Benedictis e Marcello Rizzo) ai quali il pubblico ministero Paola Guglielmi aveva chiesto una condanna a quattro anni di reclusione.

Gli illeciti si sarebbero verificati tra il 19 giugno e il 17 luglio del 2012, ma per la difesa, rappresentata dall'avvocato Luca Laterza, che farà ricorso in appello non appena saranno depositate le motivazioni (entro sessanta giorni), agì perché pressato dalle richieste estorsive subite da esponenti della criminalità organizzata. 

Calcagnile, infatti, è indicato come persona offesa in un altro procedimento, quello delle pistolettate esplose la notte del 20 settembre del 2011, che proprio due giorni fa è giunto ad una tappa cruciale. Uno dei responsabili, il pentito Gioele Greco, 28 anni, di Lecce, ha già patteggiato (attraverso l'avvocato Sergio Luceri) due anni di reclusione col gup (giudice per l’udienza preliminare) Simona Panzera che gli ha riconosciuto l’attenuante della collaborazione con la giustizia.

Altri sette imputati, invece, sono stati rinviati a giudizio e a partire dal 6 giugno dovranno presentarsi davanti al collegio dei giudici della seconda sezione penale per respingere l'accusa di estorsione in concorso, aggravata dal metodo mafioso. Si tratta di: Angelo Padovano, 27 anni, di Gallipoli, figlio del boss Salvatore fatto ammazzare dal fratello Pompeo Rosario il 6 settembre del 2008; Roberto Parlangeli, 39 anni, di Carmiano, il fratello Giovanni, 35, di Lecce; Gabriele Pellè e Manuel Prinari, 39 e 30 anni, di Lecce; il boss storico Roberto Nisi, 65, di Lecce; e Vito Francesco Corallo, 46 anni, di Lecce, l’ex proprietario della tabaccheria di via Lupiae.

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