rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
L'approfondimento

La promessa d’aiuto in vicende giudiziarie, in cambio non solo di denaro. S’indaga su una falsa invalidità civile

Emergono nuovi episodi nella recente inchiesta della Procura di Potenza che vede tra i sette indagati il vice procuratore onorario presso il tribunale di Lecce Antonio Zito

LECCE - In cambio della sua intercessione finalizzata a una chiusura positiva di alcune vicende giudiziarie, il vice procuratore onorario presso il tribunale di Lecce, Antonio Zito, 57 anni, residente a Lizzano (Taranto), non avrebbe preteso solo soldi. In un’occasione avrebbe ottenuto dagli interessati "sostegno" per il riconoscimento di una falsa invalidità civile dalla commissione medica della Asl di Manduria. E’ questo uno degli episodi riportati in uno dei sette capi d’imputazione dell’inchiesta che vede indagate, oltre Zito, altre sei persone.

Si tratta di: Giancarlo De Valerio, 47 anni, originario di Mesagne (Brindisi) ma residente a Manduria (Taranto), avvocato iscritto al foro di Lecce; Luca Carrozza, 54, di Manduria (Taranto) e  Cosimo Maturo, 55, di Torricella (Taranto); Antonio Zamparelli, 72, di Surbo; Mario Piccolo, 76, di Nardò; Carmelo Sergi, 58, di Manduria.
Quest’ultimo, in particolare, sarebbe stato costretto, dal vice procuratore onorario e dall’avvocato, a consegnare in più occasioni denaro (per la somma complessiva di 12mila euro) perché venissero bloccate presunte azioni giudiziarie a suo carico. Sempre secondo l’ipotesi accusatoria, inoltre, per convincerlo al pagamento richiesto, i due principali indagati avrebbero inscenato un controllo stradale da parte di una pattuglia dei carabinieri. E lo stesso avrebbero fatto anche con una coppia per spingerla a consegnare soldi richiesti come prezzo per interrompere eventuali accertamenti nei suoi riguardi, inerenti l’attività di riciclaggio di denaro all’estero.
Le vicende su cui sono in corso le indagini coordinate dal pubblico ministero Vincenzo Montemurro, della Procura di Potenza, interessano il periodo che va dall’aprile del 2021 allo scorso gennaio. Proprio nei giorni scorsi, il magistrato ha delegato il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce di svolgere perquisizioni finalizzate all’acquisizione di tutto il materiale (informatico e cartaceo, inclusi alcuni fascicoli processuali) utile a verificare i reati al momento ipotizzati (a vario titolo) che sono: corruzione, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità.
Ma non c’è solo la magistratura potentina ad aver puntato i riflettori sulle condotte di Zito. E’ notizia di qualche ora fa (qui, l’articolo completo) quella dell’indagine avviata dalla Procura di Benevento per presunte violenze sessuali avvenute nell’ospedale della città campana. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La promessa d’aiuto in vicende giudiziarie, in cambio non solo di denaro. S’indaga su una falsa invalidità civile

LeccePrima è in caricamento