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Cronaca Cavallino

Lavori nella discarica di Cavallino, respinto il ricorso, la gara è regolare

Il Tar ha confermato la correttezza gara per la concessione relativa alla progettazione ed esecuzione dei lavori

LECCE – La terza sezione del Tar di Lecce ha confermato la correttezza della procedura di gara indetta dal comune di Cavallino per l’affidamento della concessione relativa alla progettazione ed esecuzione dei lavori di ammodernamento e completamento della piattaforma di trattamento dei rifiuti, a servizio dei comuni dell’ex ATO Le/1 e della gestione ventennale della stessa.

Il giudice amministrativo ha respinto il ricorso proposto dalle società Ambiente e Sviluppo, gestore uscente dell’impianto, attualmente in proroga, e Monticava srl, entrambe difese dagli avvocati Federico Massa e Domenico Mastrolia. La società Ambiente e Sviluppo è l’attuale gestore dell’impianto in funzione nel comune di Cavallino per il trattamento dei rifiuti solidi urbani, e attraverso il ricorso proposto ha richiesto l’annullamento della gara indetta per un nuovo affidamento in concessione per l’ammodernamento e la gestione della nuova dotazione impiantistica.

Il Tar ha accolto le tesi difensive del Comune di Cavallino, assistito dal professor Ernesto Sticchi Damiani; e della società Cisa spa (uno dei principali operatori del settore, che ha partecipato come unico concorrente alla gara), assistita dall’avvocato Luigi Quinto; e dell’avvocato Francesco Marchello, difensore del Comune di Lizzanello.  I giudici amministrativi hanno valutato il ricorso inammissibile perché le società ricorrenti non hanno nemmeno dichiarato di possedere i requisiti di capacità specificamente richiesti dal bando per la partecipazione alla gara”, inoltre le stesse società non risultano tra i concorrenti che hanno presentato domanda di partecipazione alla gara medesima. Il Tar inoltre ha giudicato i motivi di ricorso comunque integralmente infondati nel merito, condannando le società ricorrenti al pagamento delle spese processuali.

Il Tribunale amministrativo di Lecce, fornendo per primo l’interpretazione dell’articolo 59 del nuovo codice degli appalti, ha riconosciuto la possibilità per le amministrazioni, nella materia delle concessioni, di affidare in modo congiunto la progettazione (sia quella definitiva che quella esecutiva) e la realizzazione di un‘opera pubblica. Si è in attesa a breve dell’aggiudicazione definitiva della gara, che consentirà finalmente di realizzare la piattaforma complessa in contrada Le Mate, attesa da molti anni per chiudere il ciclo complessivo dei rifiuti in provincia di Lecce.

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