Le dune? Trasformate in giardino personale. Con doccia
Porto Cesareo: controlli a tappeto di guardia costiera e ufficio tecnico sulla costa. Diverse le violazioni, con un caso limite: i proprietari di una casa hanno inglobato le dune nella loro proprietà
Redazione
03 marzo 2011 12:38
PORTO CESAREO - L'abusivismo edilizio ha modificato negli anni la fisionomia di Porto Cesareo; esistono scorci donati da Madre Natura ormai irrimediabilmente devastati dalla cieca mano dell'uomo. L'unica cosa che si può fare, oggi, è tentare di salvare il salvabile, anche nell'ottica di quel piano di rilancio d'immagine della città che è nelle intenzioni degli amministratori. E così, negli ultimi mesi, la capitaneria di porto di Gallipoli ha aumentato i controlli nelle aree demaniali, specie nella fascia costiera che, "pur essendo ormai cronicamente sottoposta ad elevata urbanizzazione" - e sono termini usati dalle stesse autorità marittime, "soggiace comunque a vincoli paesaggistico-ambientali".
I controlli sono stati svolti con il personale tecnico del Comune ed il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Lecce; durante i sopralluoghi sono stati così accertati diversi casi, che hanno comportato varie denunce penali per violazioni connesse all'occupazione abusiva di suolo demaniale pubblico, dopo che diverse persone vi avrebbero deliberatamente costruito sopra delle strutture, ampliando anche opere già esistenti sulla proprietà privata confinante.
In un episodio in particolare, addirittura, i proprietari di un immobile avrebbero delimitato due dune sabbiose davanti alla loro proprietà, costruendo un muretto a secco e coltivandovi sopra pure delle piante. Peraltro, vegetazione non consona rispetto all'ecosistema locale. L'area - per un totale di 120 metri quadrati circa - oltre ad essere stata deturpata, è praticamente diventata d'uso esclusivo dei padroni dell'abitazione, un vero e proprio giardino con solarium, tanto di un impianto d'illuminazione e persino una doccia. Come dire, le dune sabbiose, una delle caratteristiche di Porto Cesareo, inglobate in casa propria e sottratte al pubblico.
Su disposizione della Procura, l'area è stata quindi sottoposta a sequestro penale ed i proprietari dell'immobile deferiti per occupazione abusiva di demanio marittimo e deturpazione ambientale.
I controlli sono stati svolti con il personale tecnico del Comune ed il coordinamento dalla Procura della Repubblica di Lecce; durante i sopralluoghi sono stati così accertati diversi casi, che hanno comportato varie denunce penali per violazioni connesse all'occupazione abusiva di suolo demaniale pubblico, dopo che diverse persone vi avrebbero deliberatamente costruito sopra delle strutture, ampliando anche opere già esistenti sulla proprietà privata confinante.
In un episodio in particolare, addirittura, i proprietari di un immobile avrebbero delimitato due dune sabbiose davanti alla loro proprietà, costruendo un muretto a secco e coltivandovi sopra pure delle piante. Peraltro, vegetazione non consona rispetto all'ecosistema locale. L'area - per un totale di 120 metri quadrati circa - oltre ad essere stata deturpata, è praticamente diventata d'uso esclusivo dei padroni dell'abitazione, un vero e proprio giardino con solarium, tanto di un impianto d'illuminazione e persino una doccia. Come dire, le dune sabbiose, una delle caratteristiche di Porto Cesareo, inglobate in casa propria e sottratte al pubblico.
Su disposizione della Procura, l'area è stata quindi sottoposta a sequestro penale ed i proprietari dell'immobile deferiti per occupazione abusiva di demanio marittimo e deturpazione ambientale.
Redazione
03 marzo 2011 12:38
