Sparite decine di migliaia di euro, un anno e dieci mesi per l'ex promotore
Antonio Vadacca, 46enne di Carmiano, ha patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi di reclusione, più 600 euro di multa, per appropriazione indebita e truffa aggravata. La vicenda nata dalle denunce presentate da alcuni clienti. Gli istituti di credito hanno già risarcito le vittime
LECCE – Ammanchi nei conti correnti dei clienti, con un “buco” stimato in decine e decine di migliaia di euro. L’uomo ritenuto il responsabile dell’ammanco, l’ex promotore finanziario Antonio Vadacca, 46enne di Carmiano, ha patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi di reclusione (più seicento euro di multa) per appropriazione indebita e truffa aggravata. La sentenza è stata emessa dal gip Alcide Maritati.
Nei confronti del 46enne, assistito dall’avvocato Giuseppe Romano, ad aprile 2012 era stato già adottato un provvedimento di radiazione dall’albo professionale. La decisione era stata ratificata dalla Consob, la Commissione nazionale per le società e la Borsa.
A dare avvio alle indagini nei confronti dell’ex promotore finanziario di Fineco e Banca network investimenti erano state le denunce presentate da alcuni clienti, assistiti dall’avvocato Salvatore Mazzotta. I risparmiatori, dopo alcuni controlli, si erano accorti che dai loro conti correnti erano sparite diverse migliaia di euro.
L’inchiesta, condotta dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della guardia di finanza di Lecce (coordinata dal colonnello Francesco Mazzotta), ha ricostruito con precisione e dovizia di particolari entità e modalità degli ammanchi, seguendo il percorso che il denaro aveva compiuto per giungere a Vadacca.
I fatti contestati sono avvenuti tra il 2009 e il 2011. Gli istituti di credito, nel frattempo, hanno già provveduto a risarcire i clienti o stanno ultimando le verifiche per poi procedere.
