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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Cocaina e hashish nel caricabatterie, 30enne si dice pentito. Ottiene i domiciliari

Il giovane fermato dalla polizia nel centro storico di Lecce, dopo segnalazione con l'app YouPol, nell'interrogatorio di garanzia ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Ha lasciato il carcere

LECCE – Pur avvalendosi della facoltà di non rispondere alle domande del giudice, Harmeet Singh, il 30enne indiano fermato l’altra notte dalle volanti di polizia nel centro storico di Lecce, ha ammesso nel corso di dichiarazioni spontanee di aver spacciato sostanze stupefacenti, di averlo fatto per necessità e ha aggiunto di sentirsi pentito.

Il suo passaggio in carcere è durato lo spazio di poche ore, perché ieri, nel primo pomeriggio, durante l’interrogatorio di convalida, ha ottenuto i domiciliari, come da richiesta del suo difensore, l’avvocato Raffaele Benfatto. La misura di custodia cautelare è stata applicata dal giudice per le indagini preliminari Angelo Zizzari, secondo il quale si correrebbe il rischio di una reiterazione del reato, ma che ha comunque ritenuto la detenzione in casa misura sufficientemente valida per smorzare eventuali tentazioni di recidiva.

La vicenda spicca per due aspetti particolari. Il primo, che il nome di Harmeet Singh sia stato chiaramente scritto da qualcuno che, usando l’applicazione YouPol della polizia di Stato, ha avvisato la centrale operativa della questura di Lecce dell’attività di spaccio in una zona specifica del centro storico. Il secondo, che lo stupefacente da smerciare al dettaglio – cocaina e hashish, un po’ per tutti i gusti – fosse celato in un caricabatterie che il 30enne aveva nel suo borsello.

Un nascondiglio che avrà ritenuto piuttosto sicuro e che forse davvero difficilmente sarebbe stato scoperto, senza quella segnalazione via app risalente al 20 marzo scorso. Ed è stato nove giorni dopo che una volante si è imbattuta, a tarda ora, in Singh. Il giovane indiano, residente a Lecce, si trovava in quel momento in vico dei Fieschi, stradina di raccordo fra via Umberto I e via XXV Luglio.

Quando i poliziotti gli hanno chiesto i documenti, il 30enne si è manifestato subito molto nervoso, il che ha rappresentato chiaro segnale che quella segnalazione potesse essere corretta. E, infatti, una volta che Singh ha svuotato il borsello, è spuntata la droga. Quattordici piccole dosi di cocaina, per 3,54 grammi e sette di hashish, per 13,04 grammi, erano nel caricabatterie. Ma di stupefacente, perquisendo anche casa, i poliziotti ne hanno trovato di più. Qui, infatti, sparsi in varie stanze, c’erano una confezione contenente cocaina per 30,92 grammi circa e 128,27 grammi di hashish fra un panetto e altri frammenti.

Sotto sequestro sono finiti anche denaro in contanti per 745 euro e diverso materiale per il confezionamento delle singole dosi.

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