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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Muro Leccese

Legambiente pedala per salvare l'arte dimenticata

Da Muro a Gallipoli: ecco la campagna di valorizzazione e promozione del turismo sostenibiledei e dei beni artistici del "Cigno verde": la chiesetta bizantina di Santa Marina e San Pietro dei Samari

Salvalarte e non metterla da parte. Potrebbe essere questo l'adagio più consono per valorizzare ancora una volta la pregevole campagna di sensibilizzazione di Legambiente per la difesa e la valorizzazione dei beni artistici dimenticati che quest'anno unisce, alla salvaguardia del patrimonio culturale, anche il sostegno del turismo sostenibile. Non a caso per questa tredicesima edizione, Legambiente ha scelto di attraversare l'Italia in bicicletta e in treno con la collaborazione fattiva della alla Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta). Un viaggio di due mesi iniziato lo scorso mese di settembre e 3.460 chilometri di tragitto complessivo disseminato tra 17 regioni italiane per sottrarre all'abbandono ben 39 opere d'arte. La carovana del Cigno verde pedala in questi giorni anche in terra salentina con l'intersezione del programma nazionale con l'iniziativa del coordinamento provinciale retto da Maurizio Manna. Due gli obiettivi "sensibili" da salvare catalogati nella campagna 2008 degli ambientalisti: la chiesetta bizantina di Santa Marina di Miggiano nel territorio di Muro Lecce (lungo la direttrice per Scorrano) e l'ormai nota chiesa di San Pietro dei Samari di Gallipoli. Proprio da questa mattina, alle porte del centro storico della cittadina ionica è partita la spedizione ambientalista e culturale su due ruote condita da una visita guidata tra "le bellezze più e meno note della città". L'escursione nel centro storico di Gallipoli è seguita dalle visite alla chiese rupestri e in particolare con la sosta a San Pietro dei Samari, e con il "viaggio" tra i sentieri del Parco Regionale Isola di Sant'Andrea e Litorale di Punta Pizzo.

Tra gli obiettivi dichiarati da Legambiente dunque c'è il recupero delle chiesette rupestri, spesso dimenticate, come la Chiesa dell'Assunta, il convento di San Domenico, la Chiesa di Santa Chiara e la Chiesa di San Pietro dei Samari. Tutte presenti per lo più nel Salento, culla di patrimoni unici che persistono nei secoli, unici testimoni del passaggio di tante civiltà dal tacco d'Italia. "Ci sono capolavori unici sono spesso nascosti in centri minori, collocati fuori dai grandi circuiti turistici e rischiano frequentemente di cadere nell'oblio e nel degrado" hanno più volte sottolineato all'unisono Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale e Maurizio Manna presidente provinciale di di Legambiente, "noi di Legambiente con Salvalarte intendiamo restituire a questi luoghi il protagonismo che meritano e promuovere nello stesso tempo una formula di turismo dolce, a basso impatto ambientale che permetta di conoscere appieno le mete prescelte coniugando il rapporto con il territorio e le sue tradizioni con il rispetto della sostenibilità ambientale e culturale dei luoghi. Tutelare i nostri beni artistici, rispettare i vincoli paesaggistici, una gestione sostenibile delle città d'arte e dei flussi turistici rappresentano, infatti, un importante fattore di sviluppo, di benessere e di cultura"

Partner d'eccezione quest'anno, come detto, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, con la quale si è realizzato il percorso ‘pulito' in giro per la penisola, esclusivamente a bordo di treni e bici, proprio per promuovere il turismo sostenibile. "La Puglia" ha spiegato Federica Sacco responsabile nazionale di Salvalarte, "è tra l'altro l'unica regione in Italia a permettere il trasporto di bici in treno gratuitamente. Un territorio che permette il viaggio lento, in quanto la sua morfologia permette di attraversala in bici con poca fatica e riuscendo a godersi il paesaggio. Ma anche i treni regionali, noti per la loro lentezza, permettono di guardare ciò che la natura offre". La duplice "mission" di Salvalarte quindi rilancia la concezione base del turismo ambientale: "Oggi per difendere il futuro del turismo, occorre puntare sulla qualità ambientale, sulla valorizzazione delle tipicità locali, sulla destagionalizzazione. Paesi interamente fatti di seconde case, villaggi vacanze ed ecomostri si sono rivelati pessimi investimenti per il territorio, che ha continuato a spopolarsi, a differenza di quanto avvenuto in altre aree dove si è scommesso sulla ricettività alberghiera diffusa e sull'offerta di esperienze turistiche diversificate accompagnate da proposte di mobilità alternative alla macchina. Per questo Legambiente propone ad operatori e visitatori una formula di turismo sostenibile, attraverso il progetto Legambiente Turismo, che identifica e mette in rete gli esercizi che puntano sulla qualità ambientale dell'offerta turistica".

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