"Luna piena", cade l'associazione: condannati in tre
Droga nascosta nei muretti a secco della Grecìa: il pm De Palma aveva richiesto un complesso di 46 anni di carcere. Caduta l'associazione, condanne per Trovè, Buttazzo e Lanzillotto. Assolto Saracino
Redazione
17 gennaio 2011 20:22
LECCE - Quarantasei anni di carcere per aver fatto parte di una presunta associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. A tanto ammontavano le condanne richieste questa mattina dal sostituto procuratore Giovanni De Palma, nel processo scaturito dall'operazione "Luna piena". E in quattro avevano chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato: il presunto capo dell'associazione, Massimiliano Trovè, pluripregiudicato 42enne di Martano, per il quale il pm ha invocato 20 anni di carcere; 12 anni invece per Davide Buttazzo, 48enne di Carpignano Salentino; 8 anni per Adriano Saracino, 34enne di Martano; 6 per Fausto Lanzillotto, 38 anni, anch'egli carpignanese.
I giudici della seconda sezione penale (presidente Vincenzo Pellerino, a latere Michele Biondi e Silvio Piccinno), hanno pronunciato il verdetto questa sera. Sovvertendo in buona parte le richieste del pm. Caduta, innanzitutto, l'associazione per delinquere nei confronti di tutti gli indagati. E mentre le condanne, ridotte rispetto alle richieste, sono arrivate per tre, per un quarto è giunta l'assoluzione, con scarcerazione immediata. Trovè, dunque, dovrà scontare 10 anni a fronte dei 20 invocati; Buttazzo 8 sui 12 richiesti; Lanzillotto 6 anni e 8 mesi; Saracino è invece stato scagionato.
Gli imputati avevano già chiesto al gup Vincenzo Brancato di essere giudicati con il rito abbreviato condizionato ad una perizia sulla trascrizione delle intercettazioni ambientali e telefoniche, ma la richiesta venne rigettata. Il 16 aprile del 2010, invece, Brancato pronunciò tre condanne e quattro assoluzioni. Vennero condannati a sei anni di reclusione e 20mila euro di multa Dario Calogiuri, 30enne di Melendugno, e Antonio Mario Sicuro, 44enne di Carpignano.
Otto mesi la pena inflitta per Andrea Sbrò. Sentenza di assoluzione con la formula perché il fatto non sussiste, nei confronti di Anna Maria Bensanti, 33enne di Martano, Carmine Calogiuri, Anna Veronica Mele, e Paolo Marra, 37enne di Calimera. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Maglie, le sostanze stupefacenti sarebbero state occultate nella notte all'interno di alcuni muretti a secco tra le campagne della Grecìa Salentina. Otto mesi di appostamenti, pedinamenti ed intercettazioni telefoniche, per inchiodare i presunti responsabili. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Angelo Daniele Vetrugno, Gabriella Mastrolia, Ginetta Cretì e Pantaleo Tommasi Gabrieli.
I giudici della seconda sezione penale (presidente Vincenzo Pellerino, a latere Michele Biondi e Silvio Piccinno), hanno pronunciato il verdetto questa sera. Sovvertendo in buona parte le richieste del pm. Caduta, innanzitutto, l'associazione per delinquere nei confronti di tutti gli indagati. E mentre le condanne, ridotte rispetto alle richieste, sono arrivate per tre, per un quarto è giunta l'assoluzione, con scarcerazione immediata. Trovè, dunque, dovrà scontare 10 anni a fronte dei 20 invocati; Buttazzo 8 sui 12 richiesti; Lanzillotto 6 anni e 8 mesi; Saracino è invece stato scagionato.
Gli imputati avevano già chiesto al gup Vincenzo Brancato di essere giudicati con il rito abbreviato condizionato ad una perizia sulla trascrizione delle intercettazioni ambientali e telefoniche, ma la richiesta venne rigettata. Il 16 aprile del 2010, invece, Brancato pronunciò tre condanne e quattro assoluzioni. Vennero condannati a sei anni di reclusione e 20mila euro di multa Dario Calogiuri, 30enne di Melendugno, e Antonio Mario Sicuro, 44enne di Carpignano.
Otto mesi la pena inflitta per Andrea Sbrò. Sentenza di assoluzione con la formula perché il fatto non sussiste, nei confronti di Anna Maria Bensanti, 33enne di Martano, Carmine Calogiuri, Anna Veronica Mele, e Paolo Marra, 37enne di Calimera. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Maglie, le sostanze stupefacenti sarebbero state occultate nella notte all'interno di alcuni muretti a secco tra le campagne della Grecìa Salentina. Otto mesi di appostamenti, pedinamenti ed intercettazioni telefoniche, per inchiodare i presunti responsabili. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Angelo Daniele Vetrugno, Gabriella Mastrolia, Ginetta Cretì e Pantaleo Tommasi Gabrieli.
Redazione
17 gennaio 2011 20:22
