Ma Rotundo insiste: "Si può fare una mini rotatoria"
Nei giorni scorsi Ripa ha escluso la possibilità di risolvere il problema con una rotatoria, ma il portavoce della minoranza insiste: "I tecnici da noi consultati hanno espresso parere differente"
Redazione
05 novembre 2010 17:12
LECCE - "E' urgente trovare subito una soluzione al sottopasso che risolva una volta per tutte un annoso problema che sta, da un lato, facendo pagare alla città un prezzo altissimo in termini di caos, code, rumore e smog dal versante del traffico letteralmente impazzito e, dal'altro, sta provocando danni rilevanti alle attività commerciali del quartiere per le ricadute negative causate dalla chiusura del sottopasso". Questo il commento di Antonio Rotundo, del Pd, sul caso del sottovia.
"Già nella seduta del 23 luglio 2009, subito dopo l'incidente mortale in cui perse la vita l'avvocato De Pace - prosegue il portavoce della minoranza a Palazzo Carafa -, come centrosinistra abbiamo presentato una mozione in Consiglio comunale per richiedere interventi urgenti e risolutivi proprio per evitare che fatti del genere potessero ripetersi, ma siamo costretti a registrare come siano passati ben 15 mesi da allora e gli impegni assunti dal governo cittadino, contenuti in un apposito ordine del giorno approvato ad unanimità, siano rimasti lettera morta".
"L'ordine del giorno approvato al termine del dibattito impegnava il sindaco e la Giunta a verificare dal punto di vista tecnico la fattibilità di un intervento che preveda la messa in sicurezza del sottopasso di viale Leopardi o altra eventuale soluzione tecnica operativa e di trasmettere al Consiglio comunale la progettualità posta in essere onde condividerne scelte e decisioni - ricorda Rotundo - ma la Giunta non ha trasmesso al Consiglio nessuna progettualità disattendendo così un preciso deliberato del Consiglio comunale. Solo parole, promesse non mantenute; la stucchevole ed insopportabile politica degli annunci che restano annunci".
"D'altronde gli stessi provvedimenti drastici della magistratura tesi ad evitare nuove tragedie non sono altro se non la conseguenza diretta dell'assenza di interventi adeguati da parte dell'amministrazione comunale con riferimento alla soluzione dei problemi della rete pluviale indicati nella perizia dei consulenti del pubblico ministero. Davanti a tale situazione - aggiunge -, qualche giorno fa abbiamo rinnovato la richiesta di sopprimere il sottopasso sostituendolo con una rotatoria se lo spazio a disposizione lo consente oppure con un normale incrocio a raso con semaforo, come d'altronde ce ne sono tanti lungo i viali della nostra città. L'assessore Ripa ha risposto che per ‘mere questioni tecniche' non è possibile mettere in pratica il nostro suggerimento".
"A questo punto - conclude - sarebbe opportuno approfondire la questione perché i tecnici da noi consultati hanno espresso parere diverso, affermando che è possibile, dal punto di vista tecnico, realizzare sia una minirotatoria, nel rispetto delle dimensioni previste dalla normativa vigente per i centri urbani, che un incrocio a raso con semaforo".
"Già nella seduta del 23 luglio 2009, subito dopo l'incidente mortale in cui perse la vita l'avvocato De Pace - prosegue il portavoce della minoranza a Palazzo Carafa -, come centrosinistra abbiamo presentato una mozione in Consiglio comunale per richiedere interventi urgenti e risolutivi proprio per evitare che fatti del genere potessero ripetersi, ma siamo costretti a registrare come siano passati ben 15 mesi da allora e gli impegni assunti dal governo cittadino, contenuti in un apposito ordine del giorno approvato ad unanimità, siano rimasti lettera morta".
"L'ordine del giorno approvato al termine del dibattito impegnava il sindaco e la Giunta a verificare dal punto di vista tecnico la fattibilità di un intervento che preveda la messa in sicurezza del sottopasso di viale Leopardi o altra eventuale soluzione tecnica operativa e di trasmettere al Consiglio comunale la progettualità posta in essere onde condividerne scelte e decisioni - ricorda Rotundo - ma la Giunta non ha trasmesso al Consiglio nessuna progettualità disattendendo così un preciso deliberato del Consiglio comunale. Solo parole, promesse non mantenute; la stucchevole ed insopportabile politica degli annunci che restano annunci".
"D'altronde gli stessi provvedimenti drastici della magistratura tesi ad evitare nuove tragedie non sono altro se non la conseguenza diretta dell'assenza di interventi adeguati da parte dell'amministrazione comunale con riferimento alla soluzione dei problemi della rete pluviale indicati nella perizia dei consulenti del pubblico ministero. Davanti a tale situazione - aggiunge -, qualche giorno fa abbiamo rinnovato la richiesta di sopprimere il sottopasso sostituendolo con una rotatoria se lo spazio a disposizione lo consente oppure con un normale incrocio a raso con semaforo, come d'altronde ce ne sono tanti lungo i viali della nostra città. L'assessore Ripa ha risposto che per ‘mere questioni tecniche' non è possibile mettere in pratica il nostro suggerimento".
"A questo punto - conclude - sarebbe opportuno approfondire la questione perché i tecnici da noi consultati hanno espresso parere diverso, affermando che è possibile, dal punto di vista tecnico, realizzare sia una minirotatoria, nel rispetto delle dimensioni previste dalla normativa vigente per i centri urbani, che un incrocio a raso con semaforo".
Redazione
05 novembre 2010 17:12
