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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Taurisano

Madre e figlia aggredite per strada con una pistola, l'arrestato: "Ho solo gesticolato. Non possiedo armi"

Si è aperto oggi il processo per direttissima del pastore 38enne di Taurisano finito in carcere due giorni fa. Durante l'interrogatorio, ha reso la propria versione dei fatti e ha chiesto scusa ai poliziotti per averli minacciati di morte

TAURISANO - E’ finito in carcere due giorni fa e ora è già al banco degli imputati, con l’accusa di aver minacciato con una pistola un’automobilista che insieme alla figlia 12enne aveva imboccato erroneamente una strada chiusa, in prossimità della sua proprietà, e di aver poi inveito contro i poliziotti allertati dalla stessa signora.

Oggi l’arrestato, Antonio Rizzo, pastore 38enne di Taurisano, ha chiesto scusa a questi ultimi per aver perso le staffe, e averli così minacciati di morte con una tanica di benzina e un accendino tra le mani, ma ha negato di aver intimidito le vittime con un’arma. “Ho solo gesticolato, ma non ho usato nessuna pistola, tanto più che non ne posseggo alcuna”, ha dichiarato oggi in aula, durante l’interrogatorio di convalida che si è tenuto contestualmente all’apertura del processo per direttissima, davanti alla giudice Annalisa De Benedictis.

Stando alla sua versione, il 38enne stava rincasando e alla vista di una vettura sconosciuta, avendo già subito furti di animali, ha temuto che a bordo ci fossero malintenzionati, così si è avvicinato al mezzo chiedendo agli occupanti di scendere; accortosi solo in un seguito, essendo molto buia la zona, che si trattava di due donne, una delle quali molto giovane, le avrebbe soltanto invitate ad andare via.

Il processo proseguirà il prossimo 30 novembre col rito abbreviato, chiesto e ottenuto oggi da Rizzo, attraverso l’avvocato difensore David Alemanno.

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