Maltempo, fuori uso scivolo per disabili al cimitero

GALLIPOLI - L'elenco dei disagi e dei danni, seppur non ingenti, continua a salire. L'ondata di maltempo ha lasciato il segno e oltre agli allagamenti e ai crolli nella zona del Lido San Giovanni e della Baia Verde, anche a Gallipoli aumentano le segnalazioni. La pioggia torrenziale di due giorni addietro ha infatti causato l'impraticabilità della rampa di accesso per i disabili del cimitero comunale. Lo scivolo adiacente alla scalinata centrale di accesso è ricoperto da sassi e detriti venuti giù con il crollo del muretto di protezione a causa dell'abbondante pioggia caduta nella notte tra martedì e mercoledì scorsi. Il cedimento dei muretti perimetrali ha riversato i detriti e le pietre lungo la via di accesso allo scivolo che consente soprattutto ai portatori di handicap di superare la barriera architettonica della lunga scalinata che porta al cimitero.

La rampa è tutt'ora impraticabile ed l'area a ridosso della piazzetta è stata prontamente transennata dai vigili. Il Comune ha garantito un intervento celere per ripristinare l'efficienza dello scivolo. Quella della zona del cimitero fa il paio con altri due crolli, registrati sempre a causa del maltempo, di minor entità, di due muretti in via Pasolini e all'interno dell'area mercatale di via Alfieri. La situazione più critiche di questi giorni, come già illustrato, sono state la Baia Verde (con strade allagate e impraticabili) e la zona di Lido San Giovanni: qui gran parte dei garage e scantinati del palazzi condominiali di via Petrarca, Rosmini, Ariosto e via Vico sono stati invasi dall'acqua torrenziale per oltre un metro e mezzo. In una villetta situata nel tratto terminale di via Rosmini la piena di un canale che scorre lungo il trincerone ferroviario di via Francesco Zacà (nel quale si è riversata l'acqua proveniente dalla zona Peep 3) ha causato lo smottamento del terreno in pendenza e fatto crollare il muro di recinzione della casa della famiglia della signora Tricarico che ha vissuto momenti di vera angoscia con il resto dei suoi familiari.

La stessa ex provinciale per Taviano è stata a lungo chiusa al traffico nei due sensi di marcia perché l'acqua per oltre mezzo metro e il fango hanno letteralmente invaso e reso impraticabile la carreggiata. Due auto (una dei tecnici Enel) sono rimaste bloccate. E ancora muri crollati e allagamenti a ridosso di una darsena in via Lecce e in via Scalelle, mentre nel campeggio "La Masseria" l'area che ospita i bungalow per i turisti è stata letteralmente invasa dall'acqua e le strutture inaccessibili. Molti arredi, elettrodomestici e suppellettili irrecuperabili sono destinati al macero. Anche i terreni adiacenti dell'annessa azienda agricola sono allagati e hanno compromesso la raccolta delle olive. C'è chi tra gli agricoltori delle campagne tra Gallipoli e Sannicola e Alezio ora chiede ai Comuni di quantificare i danni e decretare lo stato di calamità naturale.

Emergenza nell'emergenza quella vissuta anche dalle forze dell'ordine impegnate su tutti i fronti e per due intere giornate per tamponare le richieste di intervento e soccorso. A tal proposito si registra l'appello lanciato dal corpo dei vigili urbani e dal rappresentate sindacale, il maresciallo Roberto Pellone, che proprio in seguito a quanto accaduto l'altra notte rileva che "il Comune di Gallipoli dovrebbe dotarsi al più presto di un servizio di reperibilità sia per il corpo di Polizia municipale che per il personale tecnico proprio per far fronte alle situazioni di emergenza. È stato un caso limite quello di martedì notte quando dall'una in poi sono stato chiamato all'utenza del mio cellulare privato ad intervenire con il collega Daniele Albahari su richiesta del Commissariato di polizia che invano aveva tentato di contattare i telefoni aziendali che forse, anche a causa del maltempo, erano irraggiungibili".