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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

"Mano morta" in libreria, operaio condannato a due anni

La pena è stata inflitta dal gup Vincenzo Brancato. Il pm Alessio Coccioli aveva chiesto per il 56enne leccese un anno e otto mesi di reclusione. I fatti lo scorso anno. Vittime, alcune ragazzine

LECCE - Si trovava in una libreria, e tra uno scaffale e l'altro, le sue mani sarebbero finite sui glutei di due minorenni. Per questo, un operaio leccese di 56 anni, Giovanni Cosma, è stato condannato a due anni di reclusione con l'accusa di violenza sessuale su minorenni. La pena è stata inflitta dal gup Vincenzo Brancato, innanzi al quale si è svolto il giudizio con rito abbreviato: il pubblico ministero d'udienza, Alessio Coccioli, aveva invocato una pena ad un anno e otto mesi di reclusione.

La vicenda risale all'ottobre dello scorso anno. Secondo quanto emerso, l'uomo era all'interno di una nota libreria del capoluogo, e sarebbe stato notato dalla proprietaria mentre sfiorava con la mano il fondoschiena a due ragazzine di 10 e 12 anni. La donna ha avuto modo di accorgersene grazie ad un sistema di videosorveglianza installato all'interno del locale.

Ma, in quell'occasione, la titolare ha preferito lasciar perdere. Cosa che non è accaduta, però, la volta successiva. A distanza di soli quindici giorni, infatti, pare che l'operaio abbia reiterato nel "vizietto", lanciando anche qualche occhiata indiscreta nei confronti delle due fanciulle. A quel punto la proprietaria della libreria chiamò subito il 113 e sul posto arrivarono gli agenti della sezione volanti. I poliziotti visionarono i nastri, dai quali si vedrebbe il fugace contatto con due ragazzine, ed effettuato una perquisizione domiciliare. All'interno della sua abitazione, però non fu trovato nulla di anomalo. L'imputato era difeso dall'avvocato Pietro Ripa.

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