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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Castrignano de' Greci

Minacce di morte alla ragazza che gli negò l’amicizia su fb: due anni

Ha patteggiato e ha lasciato il carcere, il 36enne originario di Castrignano de’ Greci arrestato lo scorso luglio. Tornerà a vivere in Svizzera e seguirà un percorso terapeutico in Lombardia

CASTRIGNANO DE' GRECI - Ha patteggiato due anni di reclusione Antonio D’Autilia, 36 anni, originario di Castrignano de' Greci, accusato di aver inviato numerosi messaggi di morte, dal luglio del 2019, a una giovane del Leccese di cui si era invaghito, navigando in rete, dopo che questa aveva ignorato le sua richieste di amicizia sui social.

All’esito della sentenza emessa dal giudice Sergio Tosi, ieri pomeriggio, l’uomo, assistito dall’avvocato difensore Dimitry Conte, ha lasciato il carcere di “Borgo San Nicola”, dove era detenuto dallo scorso giugno, per ritornare in Svizzera (dove risiede), e dai prossimi giorni seguirà un percorso terapeutico in una struttura specializzata in Lombardia, in relazione al quale gli è stato accordato il beneficio della sospensione della pena.

Fu lo stesso D’Autilia, durante l’interrogatorio di garanzia, a raccontare di avere bisogno di un aiuto psicologico, perché stava vivendo un periodo molto difficile, legato soprattutto alla perdita del posto di lavoro. Davanti alla giudice Simona Panzera, ammise gli addebiti, mostrandosi pentito e chiedendo scusa alla vittima.

 “L’acido in faccia ti butto, non mollerò finché non ti avrò fatto quello che voglio… Hai ancora tre settimane di vita, godile finché puoi perché ho già il tuo indirizzo dove abiti e dove lavori… Ho anche l’indirizzo del tuo gay (il fidanzato, ndr.) , a lui vado a prenderlo per prima, lo farò a pezzi e la sua carne la venderò al macello”: è questo uno dei numerosi messaggi che finì all’attenzione del pubblico ministero Luigi Mastroniani, dopo le denunce sporte in questi anni dalla malcapitata. Oltre ai suoi profili facebook e whatsapp, D’Autilia avrebbe inviato messaggi con minacce di morte, accompagnati da video e foto dal contenuto macabro e violento, anche a quelli della sorella, della cugina, del fidanzato e di tre amiche. Questo l’avvertimento: non appena rientrato a Castrignano de' Greci per le vacanze estive, l’avrebbe rintracciata, seviziata, violentata, sfregiata e uccisa.

Dopo essere stato più volte bannato, l’uomo creò altri profili per inviare ulteriori messaggi inquietanti, del tipo: “Più dispetti fai, più ospedale ti aspetta tu e quel gay che ti sta accanto; quante sberle ti aspettano; io mi farò un paio di mesi e sarò libero, tu invece sotto terra vuoi fare quel gioco facciamolo, due sberle sono meglio che stare sotto terra credimi; tua sorella si farà un paio di mesi in ospedale, questo succede quando giochi con le persone sbagliate nessuno le può aiutare; dovevo stare in carcere o sotto terra, se oggi sono libero e vivo è perché so come si gioca e come si sopravvive; la tua carne mi mangio cruda; l’acido in faccia ti butto; tu sei morta; ti cancello dalla faccia della terra; vi seppellisco vivi, poi vedrai che mi sono fatto i soldi con i vostri organi”.

Ma, come anticipato, il giudice ha valutato positivamente, in linea allo stesso pm, il programma di recupero presentato dall’avvocato Conte, e D’Autilia ha chiuso così il suo capitolo con la giustizia.

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