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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

La denuncia choc: “Molestata per due volte sul treno”. Ma dopo 11 anni arriva l’assoluzione

Dopo l’annullamento della sentenza di condanna in Cassazione, nel nuovo processo d’appello una perizia psichiatrica aveva sancito un grave quadro clinico della presunta vittima

GALLIPOLI - Aveva 21 anni, quando gli piombò addosso l’accusa di aver molestato una donna sul treno delle Ferrovie Sud-Est, nel tratto Casarano- Gallipoli, in due circostanze diverse, in una delle quali si sarebbe anche impossessato del borsello della vittima. Per questo A.C., barista 31enne di Parabita, era stato condannato a tre anni di reclusione in primo grado, più 10mila euro di risarcimento del danno, poi divenuti due anni e dieci mesi perché il reato di furto nel frattempo era andato in prescrizione.

Ma la tortuosa vicenda giudiziaria durata più di undici anni alla fine si è chiusa con un verdetto favorevole per l’imputato. Nei giorni scorsi, la Corte d’appello di Lecce, dinanzi alla quale si è celebrato un nuovo processo - scaturito dalla decisione presa il 2 febbraio 2021 dalla Cassazione di annullare il verdetto di colpevolezza - ha assolto l’uomo con la formula “perché il fatto non sussiste”. 
Gli “ermellini” avevano infatti rilevato una serie di lacune nei precedenti giudizi, come quella della mancata perizia psichiatrica della accusatrice, all’epoca trentacinquenne, sollecitata dagli avvocati difensori Stefano De Francesco e Giuseppe Vinci, e disposta così nel giudizio di rinvio. 
Nello specifico, la consulente incaricata dalla Corte d’Appello Paola Calò ha rilevato un grave quadro clinico della presunta vittima, risalente già al momento in cui denunciò i due episodi avvenuti nell’estate del 2021. 
Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.

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