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Lunedì, 29 Aprile 2024
Dopo l'esposto della famiglia / Monteroni di Lecce

Due interventi, la sepsi, la morte. Cinque sanitari indagati e disposta autopsia

La Procura indaga sul decesso di un 71enne monteronese. Dopo un'operazione programmata per un tumore al colon, i dolori e di nuovo in sala operatoria. Ma il 6 settembre l'uomo è spirato in Rianimazione

LECCE – È stata disposta un’autopsia per cercare di fare chiarezza sulle cause della morte di Antonio Colelli, un uomo di 71 anni di Monteroni di Lecce. Colelli è deceduto il 6 settembre scorso nel reparto di Rianimazione dell’ospedale “Vito Fazzi”. Lì vi era arrivato in condizioni critiche un paio di giorni prima, dopo aver subito in precedenza un primo intervento per l’asportazione di un tumore al colon e una seconda operazione, a distanza di poco tempo.

Nonostante la famiglia avesse avuto rassicurazioni sul fatto che il primo intervento fosse andato bene, infatti, subito dopo Colelli aveva iniziato a manifestare forti dolori, tanto da obbligare a nuovi accertamenti e a un ritorno in sala operatoria alcuni giorni dopo. L’indagine, che vede come atto dovuto l’iscrizione di cinque sanitari fra medici e infermieri, è nata in seguito all’esposto presentato dai tre figli dell’uomo, tramite l’avvocato Giuseppe Milli, confluito sul tavolo del pubblico ministero Giorgia Villa.

L’antefatto risiede in alcuni accertamenti che il 71enne – con diverse problematiche, fra cui il diabete – aveva svolto nel corso dell’estate. Dopo la diagnosi di un tumore al colon, era stato programmato un intervento. Il giorno dopo l’operazione, però, Colelli aveva iniziato ad avvertire forti dolori alla bocca stomaco, con conati di vomito e difficoltà respiratorie.

Le circostanze sarebbero state riferite subito ai medici, dalla famiglia; tuttavia, stando a quanto denunciato, l’allarme sarebbe stato preso realmente in considerazione solo dopo qualche giorno, disponendo una Tac e un secondo intervento, al termine del quale il 71enne era stato posto in Rianimazione. E lì, la famiglia aveva appreso, con sconcerto, che l’uomo aveva praticamente le ore contate. Era in corso, infatti, una sepsi praticamente inemendabile, tanto da portarlo al decesso in circa 48 ore.  

Iscritti cinque nomi nel registro degli indagati, il conferimento dell’incarico al medico legale incaricato dal pubblico ministero si terrà il 20 settembre, mentre l’avvocato Milli nominerà, come consulente di parte, lo specialista Vincenzo Garzya. “Ci affidiamo alla magistratura per fare luce sulle cause della morte”, è il commento del legale della famiglia Colelli, che sottolinea: “Se emergeranno profili di responsabilità penale a carico di chiunque, noi li perseguiremo con ostinazione”.  

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