Muore al lavoro nella serra forse folgorato da scossa

LEVERANO - I fiori erano da sempre la sua passione e, come molti, nella zona di Leverano, nota in Italia per le sue attività di floricultura, ne aveva fatto un mestiere. Per una sciagurata combinazione di eventi se n'è andato proprio mentre li stava curando. All'origine vi potrebbe essere stata una tragica fatalità, ma è ancora da chiarire l'esatta dinamica. Certo è che Salvatore Zecca, 40enne di Leverano, non c'è più.

Stando alle prime ricostruzioni, l'uomo si trovava in una delle sue serre nelle campagne di Leverano, la tenuta Mieli, sulla strada che porta a Copertino. Stava preparando una mistura di acqua e concime per fare uno speciale trattamento alle piante; utilizzava una pompa elettrica per irrorazione. Un uomo come Zecca, che faceva questo mestiere da sempre, sicuramente aveva dimestichezza con queste attrezzature. Forse un corto circuito, poi una scossa fatale, tra le ipotesi più accreditate; ma successivamente si è fatta insistente anche la voce di un malore improvviso.

La moglie, che era in casa e lo aspettava per pranzo, non l'ha visto arrivare e, insospettita per l'insolito ritardo, si è messa in macchina e si è recata presso la serra poiché sapeva di trovarlo ancora al lavoro. Una volta giunta sul posto è toccato a lei fare la macabra scoperta: ha visto il marito riverso per terra. Non si muoveva e non respirava più. Dopo lo sgomento iniziale, la donna ha subito allertato il 118, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Sul posto sono poi giunti vigili del fuoco e carabinieri della compagnia di Campi Salentina, che stanno ricostruendo in queste ore l'esatta dinamica di quanto è accaduto. Il corpo senza vita è stato condotto presso la camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce. Domani mattina il medico legale Roberto Vaglio eseguirà l'esame esterno. Oltre alla moglie, Zecca lascia tre figli piccoli.