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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Nell'auto del padre dell'omicida molte tracce ematiche

Il racconto dei due indagati sul trasporto del cadavere, nell'omicidio di Antonio Ingrosso, sembra essere avvalorato dagli accertamenti tecnici. Sangue ritrovato nel portabagali e sui copri-pedali

LECCE - Il racconto dei due indagati sul trasporto del cadavere, nel caso che vede al centro l'omicidio di Antonio Ingrosso, fabbro 45enne di Torchiarolo, sembra essere avvalorato dalle analisi sull'auto impiegata, una Hyundai I10. Dell'assassinio, come noto, è accusata la moglie di Ingrosso, Maria Grazia Greco, 46enne, peraltro rea confessa; il padre di quest'ultima, l'81enne Ruggiero Greco (entrambi sono di Surbo), risponde a sua volta di concorso in occultamento di cadavere, ed anch'egli ha confidato agli investigatori della sua partecipazione alla seconda fase del drammatico episodio. Entrambi sono indagati anche per distruzione di cadavere, dato che avrebbero cercato di bruciarlo, e forse anche di farlo a pezzi.

Nel pomeriggio, i carabinieri delle sezioni investigazioni scientifiche di Lecce e Bari, hanno proceduto agli accertamenti tecnici per esaltare eventuali tracce biologiche. E di quelle che a tutta vista appaiono come tracce ematiche, ne sono state trovate molte. Nel bagagliaio, soprattutto, ma anche sulla maniglia del portellone posteriore e persino sui copri-pedali. Gli accertamenti sul veicolo, di proprietà dell'anziano, sono stati eseguiti su delega della procura di Lecce (il fascicolo è in mano al pubblico ministero Giovanni Gagliotta), alla presenza del difensore della donna accusata dell'assassinio e del difensore di parte civile.

Le tracce sono state rilevate con le luci ultraviolette ed evidenziate con il luminol. La sostanza chimica, a contatto con il sangue, fa apparire macchie di colore bluastro. I risultati dei rilievi tecnici, che indicheranno anche il Dna, si avranno comunque nei prossimi giorni, a conclusione delle analisi. Di certo c'è che le tracce sono rimaste anche nonostante una pulizia dell'auto. Ruggiero Greco l'avrebbe lavata proprio la sera della morte del genero, mentre la figlia si recava in caserma, a Torchiarolo, a denunciarne la scomparsa. Una messinscena, dato che sarebbe stata proprio la donna ad uccidere il fabbro, durante un litigio in casa, afferrando un martello da un tavolo e usandolo per una quindicina di volte, secondo quanto accertato dall'autopsia.

Sempre secondo il racconto di autoaccusa, l'omicidio risale a venerdì 7 gennaio e sarebbe avvenuto in casa, a Torchiarolo. Maria Grazia Greco avrebbe reagito colta da un raptus, durante uno degli asseriti, tanti litigi fra la coppia. Poi, per far scomparire il corpo, avrebbe chiesto aiuto a suo padre. Insieme, avrebbero caricato il cadavere sull'auto, trasportandolo in un primo momento nella villetta estiva dell'81enne, a Torre Rinalda. Qui, un tentativo di bruciare il corpo e forse, prima ancora, di tagliarlo. Maria Grazia Greco ha negato quest'ultimo, macabro passaggio, durante il recente interrogatorio di garanzia, ma nel corso di un'approfondita ispezione sul cadavere, il medico legale Alberto Tortorella ha rilevato segni grossolani di un arnese da taglio, probabilmente una sega, con lesioni sull'osso femorale e sull'omero.

Sta di fatto che il corpo non è stato distrutto del tutto, e quindi è maturata la decisione di procedere ad un secondo trasporto, a Casalabate, altra marina leccese, dov'è stato depositato in un campo incolto alle spalle di un'abitazione d'inverno disabitata. Un residente l'ha rinvenuto la mattina di domenica, per puro caso, ed ha chiamato i carabinieri. E nel giro di tre giorni, le indagini hanno condotto all'arresto della presunta responsabile ed alla denuncia dell'anziano genitore, entrambi crollati sotto gli interrogatori. I rilievi di oggi, ovviamente, non sono una pura formalità, giacché servono a definire nel completo la dinamica dei fatti, chiarendo eventuali buchi, e ad accertare in maniera netta le responsabilità individuali in una delle tragedie famigliari più sconvolgenti degli ultimi anni, nel Salento.

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