Nonno pilota su auto rubata inseguito per 30 chilometri
A 77 anni un uomo di Cutrofiano a bordo di una Punto rubata, con targhe a loro volta sottratte da un altro mezzo, ha tenuto testa a decine di auto dei carabinieri. Il tallonamento da Galatina a Surano
Redazione
25 aprile 2011 11:32
GALATINA - Settantasette anni, ma più che attivo, al punto tale da riuscire a seminare i carabinieri per decine e decine di chilometri. Attraversando più comuni e guidando persino contromano. E non a bordo di una Maserati, ma di una comune Fiat Punto.
Solo quando, non senza difficoltà, i militari sono riusciti a bloccarlo, come da un cappello a cilindro, sono venute fuori diverse sorprese che hanno reso la situazione più che inusuale, per non dire quasi grottesca. Non solo l'età anagrafica dell'audace automobilista (quella biologica, si potrebbe dire, di un ragazzino), ma anche il fatto che l'auto di cui, fino a quel momento, aveva stretto il volante fosse rubata e che persino le targhe non corrispondessero al veicolo, in quanto a loro volta smontate da un altro mezzo e avvitate alla Punto. Per la serie "voglio una vita spericolata".
Per mettere i freni alla nottata folle del nonno pilota e riportarlo a più miti consigli, c'è voluta una cella di Borgo San Nicola, a Lecce. E' lì che Donato Gorgoni, di Cutrofiano, volto già noto, 80 anni nel 2014, è stato destinato dal magistrato di turno, dopo aver appreso i fatti dagli inseguitori, alias i carabinieri della stazione di Galatina e di altri comuni.
La vicenda è avvenuta nella notte fra sabato e domenica, ma si è saputa soltanto ora. Il 77enne è stato adocchiato da una pattuglia ferma per comuni controlli alla viabilità, in una strada di Galatina. Viaggiava in senso vietato e pure ad una certa velocità. Ed ha ignorato bellamente l'alt dei militari. N'è nato inseguimento, con sirene e lampeggianti sparati, e richiesta di rinforzi alle altre pattuglie disseminate sul territorio, che sono aumentate progressivamente di numero ad ogni comune attraversato, in una sorta di riedizione di "The Blues Brothers" in territorio salentino, piuttosto che tra le vallate dell'Illinois.
E sembra che il 77enne, per seminare le pattuglie che lo inseguivano, abbia persino rischiato di investire diversi pedoni che si sono trovati, per loro sventura, sul suo tragitto. L'incredibile inseguimento è terminato soltanto a Surano, dunque, dopo circa 30 chilometri di tallonamento. Ed è con estrema sorpresa che, solo dopo averlo circondato, i carabinieri si sono trovati di fronte Gorgoni, 77enne. Gli accertamenti hanno poi messo in luce altre singolarità. L'auto risultava rubata, le targhe appartenenti ad un altro mezzo e anch'esse provento di furto. Sul capo dell'anziano, una sfilza di imputazioni: ricettazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Ovviamente, restano da capire molte cose. Innanzitutto, se sia stato lui stesso a rubare l'auto e le targhe. Al momento non ci sono prove e per questo l'uomo risponde "solo" di ricettazione. La sensazione è che la Punto potesse servire a qualcuno che sta studiando un colpo, come un furto o una rapina.
Solo quando, non senza difficoltà, i militari sono riusciti a bloccarlo, come da un cappello a cilindro, sono venute fuori diverse sorprese che hanno reso la situazione più che inusuale, per non dire quasi grottesca. Non solo l'età anagrafica dell'audace automobilista (quella biologica, si potrebbe dire, di un ragazzino), ma anche il fatto che l'auto di cui, fino a quel momento, aveva stretto il volante fosse rubata e che persino le targhe non corrispondessero al veicolo, in quanto a loro volta smontate da un altro mezzo e avvitate alla Punto. Per la serie "voglio una vita spericolata".
Per mettere i freni alla nottata folle del nonno pilota e riportarlo a più miti consigli, c'è voluta una cella di Borgo San Nicola, a Lecce. E' lì che Donato Gorgoni, di Cutrofiano, volto già noto, 80 anni nel 2014, è stato destinato dal magistrato di turno, dopo aver appreso i fatti dagli inseguitori, alias i carabinieri della stazione di Galatina e di altri comuni.
La vicenda è avvenuta nella notte fra sabato e domenica, ma si è saputa soltanto ora. Il 77enne è stato adocchiato da una pattuglia ferma per comuni controlli alla viabilità, in una strada di Galatina. Viaggiava in senso vietato e pure ad una certa velocità. Ed ha ignorato bellamente l'alt dei militari. N'è nato inseguimento, con sirene e lampeggianti sparati, e richiesta di rinforzi alle altre pattuglie disseminate sul territorio, che sono aumentate progressivamente di numero ad ogni comune attraversato, in una sorta di riedizione di "The Blues Brothers" in territorio salentino, piuttosto che tra le vallate dell'Illinois.
E sembra che il 77enne, per seminare le pattuglie che lo inseguivano, abbia persino rischiato di investire diversi pedoni che si sono trovati, per loro sventura, sul suo tragitto. L'incredibile inseguimento è terminato soltanto a Surano, dunque, dopo circa 30 chilometri di tallonamento. Ed è con estrema sorpresa che, solo dopo averlo circondato, i carabinieri si sono trovati di fronte Gorgoni, 77enne. Gli accertamenti hanno poi messo in luce altre singolarità. L'auto risultava rubata, le targhe appartenenti ad un altro mezzo e anch'esse provento di furto. Sul capo dell'anziano, una sfilza di imputazioni: ricettazione, resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Ovviamente, restano da capire molte cose. Innanzitutto, se sia stato lui stesso a rubare l'auto e le targhe. Al momento non ci sono prove e per questo l'uomo risponde "solo" di ricettazione. La sensazione è che la Punto potesse servire a qualcuno che sta studiando un colpo, come un furto o una rapina.
Redazione
25 aprile 2011 11:32
