rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Ugento

Omicidio Basile, nonna smentisce nipotina: "Dormiva"

La nonna della baby testimone smentisce il racconto della nipotina. In aula anche Colitti senior, il quale si è però avvalso della facoltà di non rispondere poiché indagato in procedimento connesso

LECCE - "I miei nipoti stavano dormendo". Ha continuato a sostenerlo anche in aula la nonna della baby testimone che sostiene di aver visto i Colitti, nonno e nipote, uccidere Peppino Basile. La donna è indagata con l'accusa di false dichiarazioni al pubblico ministero. Secondo gli inquirenti, infatti, l'anziana avrebbe intimato alla nipotina di non parlare dell'omicidio per "proteggere" i vicini di casa, ai quali è molto legata. E l'ha ribadito anche oggi in udienza, davanti al giudici del Tribunale per i minorenni dove si sta svolgendo il processo nei confronti del 19enne Vittorio Luigi Colitti.

La nonna della piccola ha continuato ad affermare quanto già sostenuto durante gli interrogatori resi nel corso delle indagini. "Mi sono alzata intorno alle 3,30 perché sentivo un gran vociare provenire da fuori, ma quando sono entrata nella stanza dei miei nipoti, ho visto che stavano tutti dormendo". Una versione diametralmente opposta rispetto a quella resa dalla nipotina (4 anni e mezzo all'epoca dei fatti), che invece aveva raccontato di essere stata svegliata dalle urla di Peppino Basile e di aver assistito alla scena in braccio alla nonna. Quest'ultima, però, è anche caduta in alcune contraddizioni rispetto alle sue precedenti dichiarazioni, ed a quelle rese dal marito nel corso dell'udienza del luglio scorso.

Presente in aula, per la prima volta, anche il coindagato, il 67enne Vittorio Colitti, scarcerato da poco più di un mese. Chiamato come testimone dell'accusa, si è avvalso della facoltà di non rispondere, prevista dalla legge per tutti coloro che sono indagati in un procedimento connesso. Stesso discorso anche per la moglie, "commare Tetta", accusata di aver dichiarato il falso al pubblico ministero. Ha scelto invece di parlare l'amico di Vittorio Colitti junior, 19enne, accusato di aver mentito agli inquirenti sull'orario di rientro di quella sera. Il ragazzo ha sostenuto di aver detto di essere tornato intorno a mezzanotte, quindi almeno un'ora prima del rientro effettivo, insieme, all'imputato per evitare di essere rimproverato dai genitori.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Basile, nonna smentisce nipotina: "Dormiva"

LeccePrima è in caricamento