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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Valentini: "E' stata una tragedia. La pistola l'aveva Roberto Romano"

"Non doveva accadere, non avrei mai pensato che potesse succedere una cosa dal genere. La mia vita è rovinata per sempre". Parla davanti ai giudici Michele Espedito Valentini, il 27enne accusato dell'omicidio di Romano

LECCE – “Non doveva accadere, non avrei mai pensato che potesse succedere una cosa dal genere. La mia vita è rovinata per sempre”. Parole cariche di rimpianto e disperazione che Michele Espedito Valentini, il 27enne di Supersano accusato dell’omicidio di Roberto Romano e del ferimento di Dario Traversa, ha ripetuto più volte, tra le lacrime, nel corso dell’interrogatorio di garanzia che si è svolto questa mattina in carcere dinanzi al gip Carlo Cazzella e al sostituto procuratore Giovanni De Palma. Una lunga deposizione in cui, in circa un’ora e mezza, Valentini, assistito dall’avvocato Mario Coppola, ha ricostruito la propria verità dei fatti e le varie fasi di quel tragico pomeriggio di sangue. “La pistola non era mia – ha spiegato al gip – io volevo solo parlare e chiarire la vicenda”.

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Il 27enne ha spiegato ai magistrati di aver intrapreso, già da un po’ di tempo, una relazione con la moglie della vittima. Relazione di cui probabilmente Romano aveva saputo, anche perché aveva notato Valentini aggirarsi, il giorno dell’omicidio, nei pressi della sua abitazione. Nel pomeriggio Roberto Romano si sarebbe recato a casa del suo rivale, e avrebbe detto ad alcuni familiari che lo aspettava a casa. Valentini si sarebbe recato a casa della vittima con Andrea Macagnino, (arrestato con l’accusa di concorso in omicidio e tentato omicidio). Il 22enne avrebbe accompagnato il presunto omicida sul luogo del delitto con la sua Golf, notata da alcuni testimoni, imboccando controsenso via Boccaccio, del tutto ignaro di quello che di lì a poco sarebbe successo. Tra Romano e Valentini sarebbe subito scoppiato un violento litigio verbale, poi proseguito all’interno dell’abitazione. La vittima, secondo quanto raccontato dal 27enne, si sarebbe posizionato tra la porta e l’uomo, e avrebbe portato con un gesto repentino la mano alla schiena, estraendo una pistola. Valentini si sarebbe lanciato contro l’uomo e lo avrebbe disarmato, facendo cadere la pistola. Poi l’avrebbe raccolta e da terra sarebbero partiti alcuni colpi che avrebbero colpito Romano. Uno avrebbe centrato anche Traversa, accorso dopo verso i due. Poi, preso dal panico, sarebbe fuggito. Una ricostruzione dettagliata dei fatti, mimata dall’uomo anche fisicamente.
 
Valentini avrebbe fatto ritorno a casa, e da lì, raccolti alcuni indumenti, si sarebbe diretto in luogo isolato in campagna. Agli inquirenti ha spiegato esattamente dove si trova questo posto e dove ha gettato la pistola, che potrebbe dunque essere recuperata dai carabinieri. Ipotesi, dettagli e particolari che sono ora al vaglio degli inquirenti. Le indagini del nucleo operativo del comando provinciale dei carabinieri, guidati dal capitano Biagio Marro, proseguono intanto serrate e potrebbero presto portare a nuovi importanti risvolti.
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