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Cronaca

Ordigno esplode davanti alla villetta di commercialista

L'esplosione avvertita in più punti di Lecce intorno alle 23,45. La bomba carta piazzata in via Nino Bixio, davanti all'abitazione del 40enne Alessandro Carratta. Sul posto polizia e carabinieri

LECCE - E' stato forse più il fragore, avvertito nitidamente poco prima che le lancette segnassero la mezzanotte in diversi punti della città, del danno effettivo, ma suscita comunque inquietudine il gesto compiuto ai danni di una giovane famiglia leccese: un ordigno di fattura artigianalae, di medio potenziale, piazzato all'angolo dell'ingresso esterno di una villetta. Il fatto è avvenuto intorno alle 23,45 in via Nino Bixio, lunga strada residenziale nel cuore della cosiddetta zona Salesiani, esattamente alle spalle della struttura sportiva che fa capo alla chiesa dedicata a San Giovanni Bosco, che si congiunge a via Vecchia Frigole.

Un punto semiperiferico di Lecce, dove vi sono molte abitazioni private, soprattutto villette a due piani e palazzine basse, intervallate da poche attività commerciali. Ed è proprio davanti al cancello di ferro battuto di una di queste villette, al civico 37, dove, al primo piano (il pian terreno è disabitato), vice il commercialista 40enne Alessandro Carratta con la famiglia, tra cui due bambini, che mani al momento ignote hanno piazzato l'ordigno. E si trovavano tutti in casa al momento dello scoppio. Carratta è conosciuto anche perché, negli ultimi anni, ha svolto attività politica. Nell'ultima tornata elettorale per le cittadine, è stato candidato al Consiglio comunale nella lista Socialpopolari per Lecce e la Regione Salento che sosteneva Mario De Cristofaro.

L'esplosione è stata piuttosto violenta, il vento ha trascinato il boato a centinaia di metri di distanza. E' stato frantumato uno spicchio di pietra del muro di cinta all'angolo sinistro (se osservato dalla strada) e piegato leggermente in dentro la grata del cancello che dà accesso ad un piccolo giardino. Ma se l'ordigno fosse stato piazzato in un altro punto (ad esempio, l'angolo di una finestra) avrebbe potuto provocare danni più seri. Sul posto sono intervenute pattuglie di polizia della sezione volante e della squadra mobile, oltre che dei carabinieri della compagnia di Lecce e del nucleo investigativo. Alla scientifica della questura è demandato il compito di svolgere i rilevamenti. Le indagini sono affidate alla polizia. Sul posto, in un primo momento, anche un mezzo dei vigili del fuoco ed un'ambulanza per eventuali feriti; mezzi che, comunque, non hanno dovuto sostare a lungo. Al momento è azzardata qualsiasi ipotesi sul movente. L'uomo ha riferito alla polizia di non aver mai ricevuto minacce, né in ambito privato, né professionale. Ha comunque raccontato di aver udito, qualche istante prima dello scoppio, il rumore di un'auto che partiva a gran velocità.

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