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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Palascia, partita aperta: Tar Lecce rimanda decisioni

Il tribunale che doveva esprimersi sul ricorso degli ambientalisti contro il progetto della marina militare rimanda al 23 febbraio ogni decisione. Il pool di avvocati, però, visiona le carte segrete

OTRANTO - C'era attesa quest'oggi per l'espressione del Tar di Lecce in merito al noto caso di Punta Palascia, che da tre anni occupa le cronache salentine e non solo: il tribunale amministrativi aveva fissato per stamattina il dibattito sul ricorso promosso dal comitato in difesa del faro, contro il progetto di due torri militari sull'area di prestigio, che rappresenta uno dei tratti più belli del Parco naturale costiero Otranto-Santa Maria di Leuca-Bosco di Tricase. Ma al termine dell'udienza, verrebbe da sintetizzare con un nulla di fatto. Almeno nel senso di un responso definitivo alla vicenda, che, invece, aggiunge un nuovo capitolo al suo lungo iter.

Infatti, i giudici del Tar, hanno rinviato al prossimo 23 febbraio ogni decisione. Come chiariscono i difensori ex lege del Ministero della Difesa, la discussoine del merito del ricorso è stata rinviata a febbraio su richiesta delle parti ricorrenti per la proposizione di motivi aggiunti, in quanto i detti legali hanno ritenuto, dopo aver visionato gli atti coperti dal segreto di Stato, di dover proporre motivi aggiunti. Il Tar, dunque, non poteva non concedere il rinvio.

Nel corso dell'udienza, pertanto, sono state portate in aula le carte del progetto della marina militare e dandone visione al pool di avvocati del comitato "Giù le mani da Punta Palascia" e delle realtà ad esso vicini che hanno inoltrato nei mesi scorsi il ricorso. La parti avverse al progetto hanno potuto osservare le carte del progetto in discussione, che prevedrebbe la costruzione di due torri militari sul punto più ad Est d'Italia, di grande impatto visivo ed ambientale.

Ed è positivo per il collegio dei difensori, composto dagli avvocati Adriano Tolomeo, Valentina Stamerra e Francesca Laforgia, che abbiano potuto esaminare i documenti coperti dal segreto di Stato, come da tempo richiesto. La sensazione di massima dalle informazioni acquisite dal comitato è che il progetto della marina confermi in pieno tutte le perplessità degli ambientalisti, che intendono portare avanti fino in fondo questa battaglia, in uno scontro che si gioca tra la difesa dell'ambiente e del valore storico culturale del sito e le ragioni della sicurezza.

Il progetto in questione, per un rapido riepilogo, era stato presentato al Comune di Otranto alla fine del 2006, e, nello specifico, sempre secondo le indiscrezioni rilevate da quanti lo hanno potuto visionare finora (a causa del segreto vigente sulle carte), dovrebbe prevedere la costruzioni di due alte torri, dall'altezza non definita (si ondeggia tra i 7 e gli 11 metri), in una zona ad alto valore ambientale. Lo scontro mediatico e i movimenti a tutela del sito hanno comportato un ricorso giudiziario, che oggi sembrava poter dare una prima importante risposta, ma che, invece, lascia ancora dei dubbi di merito e rimanda al futuro ogni chiarimento sul futuro di Palascia.

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