Palazzo Carafa, bilancio chiude col buco. Via 10milioni

LECCE - Mentre parte la festa di Sant'Oronzo, il bilancio comunale chiude con dieci milioni in meno, o giù di lì, sulla previsione 2009. Il profondo rosso esce fuori dal progetto di riclassificazione degli immobili a Lecce che avrebbe dovuto portare nelle casse 45 milioni di euro spalmati negli anni. Un macigno caduto sulle spalle del neo assessore al Bilancio, Attilio Monosi, ex Attività produttive, il quale oggi ha posto - nella giunta che si è tenuta a Palazzo Carafa - la sua firma sul documento finanziario che sarà inserito nell'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.

Presentato nel 2006, il progetto di recupero dell'evasione tributaria per Ici e Tarsu, è ancora al palo o quasi. L'attività istruttoria dello stesso è partita infatti solo nel maggio del 2008. Il riclassamento è quell'attività attraverso la quale il Comune aveva pensato di ricavarne svariati milioni di euro. Vale a dire: se hai un bel palazzotto ristrutturato in pieno centro storico, mentre sul catasto risulta ancora un rudere, dovresti, alla luce del riclassamento, essere chiamato a pagare tasse sulla casa più salate di quelle che paghi attualmente. In base alle ipotesi di recupero, regolarmente iscritte nei bilanci approvati e da approvare, il Comune di Lecce ha indicato un avanzo di amministrazione nel triennio dal 2007 al 2009. Proiezioni finanziarie rivelatesi, a questo punto, infondate.

Ci si chiede adesso quali saranno le conseguenze di questo bilancio in rosso sulla tenuta dei conti pubblici e sugli impegni di spesa, soprattutto dei servizi essenziali. Che da qui al dissesto finanziario il passo sia breve al momento è da escludere, ma il colpo pesante come potrà essere assorbito? E ancora, se il recupero evasione fosse invece andato a buon fine, fruttando la cifra stimata, quella somma in che settori sarebbe stata investita?