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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Galatina

Pannelli, furto da 8 milioni di euro: chiuso il cerchio

Il grande colpo messo a segno a metà febbraio, nelle campagne di Galatina, con una flotta di Tir. Ora la squadra mobile, fra Salento e Campania, ha arrestato tre persone. Una quarta è irreperibile

GALATINA - All'appello mancano ancora mittente e destinatario finale, ma i presunti intermediari sono già stati individuati ed ammanettati. Alberto Marra, 44 anni di Galatina, Salvatore Colazzo, 36 anni di Galatone, e Salvatore Fiorillo, 45 anni di Sant´Antimo (in provincia di Napoli) sono finiti in manette con l'accusa di furto aggravato in concorso per essersi impossessati di ben 607 bancali di pannelli fotovoltaici.

Le manette sono scattate all'alba di questa mattina ad opera degli agenti della squadra mobile, diretti dal vice questore Michele Abenante, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Antonia Martalò su richiesta del pubblico ministero Paola Guglielmi.

Contestualmente, è stata data esecuzione anche ad un decreto di sequestro preventivo di sei tir della ditta "Colazzo Tommaso srl", che secondo l'accusa sarebbero serviti per trasportare i pannelli in Campania. Già, la Campania. Perché gli investigatori hanno scoperto un vero e proprio asse fra il Salento e le province di Napoli e Caserta. Perché proprio nel casertano, precisamente a Maddaloni, lo scorso 15 febbraio gli agenti della squadra mobile ritrovarono 448 bancali, tutti della ditta "Avanzitalia" di Milano, che poche ore prima erano stati trafugati da un capannone della ditta dei Marra con i quali i milanesi avevano siglato un regolare contratto di deposito. Complessivamente, il valore dei pannelli trafugati è stato stimato in otto milioni di euro (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=25706).

Grazie alle telecamere di videosorveglianza gli agenti del commissariato di Galatina si accorsero che il 12 febbraio era stato ripreso un inconsueto via vai di mezzi pesanti, di proprietà della ditta di trasporti Colazzo. In seguito ad un sequestro di cinque mezzi dell´impresa salentina, gli investigatori sono riusciti a ricostruirne gli spostamenti grazie ai gps installati sulle macchine.

E´ emerso dunque con certezza che quei mezzi erano stati il 12 febbraio a Sant´Antimo, in provincia di Napoli (nel deposito di Fiorillo) ed il 14 febbraio a Maddaloni, nel casertano. Ma le indagini sono appena iniziate. All'appello manca una quarta persona, di origini campane, sul quale pende un ordine di cattura. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Tommaso Valente e Umberto Macrì.

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