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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Santa Cesarea Terme

Porto Miggiano: legittimo appalto rafforzamento costone

Il Tar di Lecce rigetta il ricorso di una ditta privata ai danni del comune di Santa Cesarea per il progetto di consolidamento del costone di Porto Miggiano. Rispettate le normative dell'appalto

SANTA CESAREA TERME - Il Tar Lecce dichiara legittima l'aggiudicazione dell'appalto riguardante il consolidamento del costone di Porto Miggiano, frazione del comune di Santa Cesarea Terme. Con sentenza breve depositata il 18 febbraio scorso, la Terza sezione del tribunale leccese (Presidente Trizzino, estensore Moro), ha respinto il ricorso proposto dalla Edilcostruzioni s.r.l. contro il Comune di Santa Cesarea Terme.

L'impugnativa riguardava gli atti di gara coi quali era stato affidato l'appalto dei lavori di consolidamento del costone roccioso di Porto Miggiano, per un importo di progetto stimato in complessivi 3milioni di euro. Il rischio di crolli e distacchi di blocchi rocciosi del costone aveva già indotto l'amministrazione comunale a disporre il divieto di balneazione e di accesso con qualunque mezzo all'interno della baia di Porto Miggiano, perché considerata a pericolosità geomorfologia molto elevata.

Ancor prima era stato previsto il consolidamento della falesia inserito nell'Accordo di programma quadro sulla difesa del suolo di cui alla delibera 35 Cipe del 2005. La procedura di gara era stata attivata con determina del 10 maggio 2010, prevedente l'aggiudicazione alla ditta che avesse offerto il massimo ribasso. Alla gara, svoltasi il 23 giugno successivo, erano state ammesse 18 ditte. All'apertura delle buste, il massimo ribasso era risultato quello della C.e.M. S.p.a. (51,80%), con sede in Napoli. Seconda in graduatoria era risultata la Edilcostruzioni s.r.l., con un ribasso di del 51,42 %. A seguire tutte le altre.

A questo punto la procedura prevedeva, prima dell'aggiudicazione, la valutazione di eventuali anomalie delle offerte. Entrambe le ditte classificate ai primi due posti presentavano i giustificativi richiesti, sicché nella seduta del 22 ottobre 2010 l'appalto era stato aggiudicato definitivamente alla Cem. La ditta esclusa ha, però, proposto immediato ricorso al Tar Lecce, impugnando tutti gli atti dell'appalto e chiedendone la sospensiva, poiché ravvisava che il comune di Santa Cesarea, a proprio giudizio, non aveva condotto correttamente il sub procedimento di verifica della congruità delle offerte.

In sostanza, per i ricorrenti, la stazione appaltante non avrebbe compiutamente motivato sulle ragioni per le quali le giustificazioni fornite dalla Cem fossero state ritenute esaustive, sì da indurre alla definizione favorevole del sub procedimento di verifica ed all'aggiudicazione dell'appalto alla stessa Cem. Il Comune di Santa Cesarea Terme ha incaricato della difesa l'avvocato Mauro Finocchito. Il Tar ha condiviso le opposte argomentazioni del difensore del comune e dell'avvocato Sergio Como per la Cem, ritenendo, da un lato, che la motivazione del giudizio di verifica della congruità di un'offerta anomala debba essere rigorosa ed analitica soltanto nel caso del "giudizio negativo", mentre nel caso di "giudizio positivo" non risulti necessario che la relativa determinazione sia fondata su un'articolata motivazione ripetitiva delle medesime giustificazioni ritenute accettabili o espressiva di ulteriori apprezzamenti.

Dall'altro, il Tar ha chiarito che le giustificazioni fornite dalla ditta risultata aggiudicataria erano assolutamente coerenti e fondate: da cui la correttezza dell'operato del responsabile del procedimento ed il rigetto del ricorso. Per effetto di tale decisione, i lavori potranno pertanto essere cantierizzati con congruo anticipo sulla prossima stagione turistica.

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