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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Otranto

"Pronti a confrontarci nel merito con giunta Cariddi"

Il capogruppo di opposizione Sammarruco, al termine del consiglio comunale sul caso Marrocco e sul mancato rimpasto di giunta: "Mai eluso il problema di merito". Presto un'assemblea pubblica

OTRANTO - Un consiglio comunale acceso, ricco di spunti, ma allo stesso tempo pieno di contraddizioni. Al termine del confronto a Palazzo Melorio, è stato intercettato Corrado Sammarruco, l'avvocato capogruppo di "Alleanza per Otranto-verso il Pdl", per uno scambio di battute a commento dei temi dibattuti nell'assise: dalla questione del mancato rimpasto di giunta, ai risultati elettorali nelle regionali, all'exploit di alcuni candidati poco collegati al territorio.

Avvocato Sammarruco, due ore di consiglio comunale per dibattere di poltrone e di metodo: ma sulla questione dell'avvicendamento in giunta non è stato mancato il vero punto, ossia il merito, la necessità di sostituire assessori laddove ritenuti inefficienti nella loro azione amministrativa?

"Noi abbiamo posto la questione del metodo delle promesse fatte dal sindaco alla sua squadra, inquandrandole in un discorso più ampio che è quello della critica amministrativa a questa giunta, anche sulla base delle critiche che il consigliere Marrocco ha posto in essere: abbiamo avuto così rispetto delle sue valutazioni, che, al contrario di quanto detto dall'assessore Coluccia, non crediamo che abbia scritto quella lettera sotto il dettame di qualche ‘manovratore'. Certo, prendiamo atto del suo dietrofront, ma non abbiamo mai eluso il problema del merito, tanto che, da mesi, stiamo proponendo di aprire un dibattito tematico, per verificare nello specifico cosa è stato fatto. Tuttavia, l'amministrazione non ha inteso confrontarsi per ora sul tema, anzi, ci ha sempre tacciati come un'opposizione strumentale, che agiva solo sulla base della difficoltà di elaborare la sconfitta elettorale. Noi rilanciamo la proposta di un confronto di merito sull'attività di questa amministrazione e delle singole componenti".

In che modo, Alleanza per Otranto intende avviare una discussione di merito sulla questione?


"Stiamo valutando di convocare un'assemblea pubblica con i cittadini, per affrontare tutte le questioni fondamentali della nostra città, anche perché amministrativamente resta solo un anno alle elezioni, ossia un solo bilancio a disposizione, visto che si sa che nell'ultimo anno ogni iniziativa ha fini di tipo elettorale".

L'accusa della maggioranza al vostro gruppo sul risultato conseguito alle regionali che riflessione suscita?


"Il nostro gruppo ha certamente retto bene a fronte dell'impegno della maggioranza per un candidato locale, forte del suo ruolo di assessore regionale uscente. Devo correggere il sindaco Cariddi sulle valutazioni politiche dei dati che ha proposto nel consiglio: non è la prima volta, infatti, che il centrodestra viene superato dal centrosinistra. Già, nel 1999, con Lorenzo Ria, candidato alla presidenza della provincia, e con la mia candidatura e quella del professor Miggiano, da soli raggiungemmo circa 1700 voti, e insieme agli altri candidati di coalizione, arrivammo quasi al 60% dei consensi cittadini".

Come mai, però, in virtù delle direttive del ministro Fitto e con la candidatura di alcuni assessori provinciali, che se eletti avrebbero potuto liberare un posto nella giunta Gabellone, con la possibilità concreta di vedere subentrare nell'esecutivo Francesco Bruni, il Pdl non ha scelto una candidatura unitaria, convergente proprio su un'assessore provinciale, per facilitare questa ipotesi?


"Penso che l'errore sia stato non avere in corsa un candidato otrantino. Abbiamo fatto una serie di valutazioni e, seguendo l'orientamento emerso un po' dappertutto, ciascuno si è regolato anche in base a rapporti di amicizia o simpatia nei confronti dei singoli candidati".

Ma la frammentazione di voti è stata forse eccessiva, ma la domanda resta la stessa: il ragionamento su Bruni possibile assessore lo avete fatto?


"Ci abbiamo anche pensato, ma è prevalsa la logica che ho appena spiegato. Resto dell'idea che sia mancato un riferimento locale nella competizione regionale e che purtroppo le candidature non avessero un grande legame con questo territorio".

Proprio in virtù di questo ragionamento, sorprende il risultato di alcuni candidati che col territorio non sembrano assolutamente collegati; per esempio, il dato del gallipolino Barba è abbastanza sorprendente: nella percezione comune non sembra azzeccare molto con Otranto, eppure ha preso numerose preferenze. Come spiegare il dato?


"Sulla base di rapporti personali, di cordialità e di amicizia con alcuni di noi. Certamente Barba, però, come gli altri che sono stati eletti per il centrodestra, potranno misurarsi in consiglio con un'attenzione speciale a questo territorio".

Quanto alla critica che il sindaco le ha rivolto personalmente in consiglio, sulla sua candidatura a sindaco che il gruppo che guida sarebbe stato costretto a subire all'ultimo minuto utile per la presentazione delle liste alle comunali, cosa replica?

"È notorio che abbiamo avuto qualche difficoltà in quei momenti e probabilmente è stata la ragione alla base della nostra sconfitta alle comunali. Tuttavia, al sindaco replico dicendo che noi siamo un gruppo che dal 2007 è compatto e che in tre anni si è rafforzato, senza mai sfaldarsi".

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