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Lunedì, 29 Aprile 2024
Una folle vicenda bloccata dalla polizia / Gallipoli

“Recupera 50 mila euro, o finisce male”. Minacce all’avvocato per i soldi dell’incidente, arrestato

Eseguita la misura cautelare nei confronti di Marco Della Rocca, 44enne di Gallipoli. Avrebbe tentato un’estorsione ai danni del legale che seguiva la pratica del sinistro stradale della compagna. Minacce nello studio legale anche con una pistola

GALLIPOLI – L’accusa nei suoi confronti è quella di tentata estorsione, accentuata da una sequela di atti intimidatori e da pesanti minacce rivolte direttamente e presso lo studio legale della vittima, anche con l’uso di una pistola puntata al collo e ai genitali. E’ finito in carcere nelle scorse ore, Marco Della Rocca, 44enne gallipolino, volto già noto alle forze dell’ordine e alle cronache, arrestato dagli agenti del commissariato di polizia in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare firmata del gip, Marcello Rizzo.

La misura cautelare si è resa necessaria vista la pericolosità della vicenda che ha visto protagonista il 44enne accusato di minacce e del tentativo di estorsione compiuto ai danni dell’ex avvocato della compagna che stava seguendo una pratica di risarcimento per un sinistro stradale nel quale era rimasta coinvolta e ferita la donna. Nella contrattazione con la compagnia assicurativa il legale, anche ricorrendo a specifiche consulenze medico legali, era riuscito a garantire alla sua assistita un indennizzo di 15 mila euro, di cui oltre sei mila già versati da parte dell’agenzia assicurativa interessata.

Ma la transazione e la somma stabilita non hanno soddisfatto, in particolare, il compagno della donna, che in più occasioni, nel corso degli incontri nello studio del professionista, aveva avanzato la pretesa di dover ottenere una “somma considerevole” e quindi invitando l’avvocato ad agire in modo adeguato per ottenere i suoi desiderata.

Da lì a poco, la situazione è decisamente precipitata, quando Della Rocca, sulla base della denuncia presentata in commissariato dal legale e da quanto riportato nel testo dell’ordinanza del gip, è passato dalle semplici pretese verbali a veri e propri atti violenti e intimidatori, e al tentativo di estorsione, reato che gli viene contestato.

“Ci teniamo in contatto avvocato. O me recuperi almeno 50mila euro, o le cacci teve entro la fine te luglio”, la frase proferita in dialetto, nella serata del 12 luglio, da Della Rocca quando, accompagnato da un altro uomo, si era presentato presso lo studio dell’avvocato. E, secondo la denuncia corredata anche da filmati video degli episodi successivi, dopo aver tirato fuori una pistola che avrebbe puntato al collo e alle parti basse del professionista, minacciandolo di sparare a lui e ai suoi famigliari se non fosse riuscito a gestire la pratica in maniera più redditizia. Dopodiché avrebbe anche sbattuto, con violenza, l’arma sul tavolo di cristallo dello studio, infrangendolo.

Nel tentativo di indurre il 44enne ad un atteggiamento più cauto e ragionevole, la vittima aveva cercato anche di incontrarsi con il padre di Della Rocca presso una struttura balneare, ma anche in quel caso l’uomo, dopo aver raggiunto il locale, non avrebbe esitato ad inveire e minacciare il legale ribadendo la pretesa di ottenere la somma di 50mila euro entro la fine del mese.  

E ancora il 19 luglio scorso l’ennesimo faccia a faccia presso lo studio legale, dove Della Rocca si presentava ancora una volta con fare arrogante e minaccioso e questa volta brandendo anche un busta di plastica, con all’interno un bottiglietta con della benzina, che da lì a poco avrebbe posizionato sulla sella dello scooter dell’avvocato, come una sorta di promemoria di un futuro atto incendiario.

L’obiettivo sempre quello di ottenere “li sordi dell’incidente”. Nonostante ormai il professionista, vista la situazione insostenibile e le reiterate minacce anche nei confronti dei suoi familiari, avesse anche rimesso l’incarico e invitato Della Rocca ad allontanarsi dallo studio.                     

“Pezzu te….li sordi mai dhare! O paghi te o a famija tua schiacciu comu nu pomodoro”, il tenore delle richieste intimate da Della Rocca e dell’ultima conversazione con il legale. Una volta allontanatosi dallo studio, il 44enne avrebbe depositato la busta con la bottiglietta di benzina, sullo scooter. Circostanza immortalata e a favore delle telecamere di sorveglianza, e accertata anche dal sopralluogo degli agenti di polizia. Di contro, per contrastare una eventuale denuncia da parte della vittima, Della Rocca si era rivolto ad un altro legale per far valere le sue ragioni e soprattutto per denunciare lui, a suo volta, l’avvicinamento del padre da parte “dell’avvocato e di personaggi della malavita”.

Valutata la richiesta di custodia cautelare a seguito della denuncia della vittima, per Marco Della Rocca, su disposizione del gip, si sono aperte le porte del carcere. L’uomo è difeso dall’avvocato Umberto Leo.

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