rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Vernole

Reflui a San Cataldo: verso una soluzione condivisa

L'incontro a Bari tra tecnici e rappresentanti di istituzioni ed enti, ha cercato una soluzione per rispondere alle esigenze dei cittadini di Vernole alle tutela dell'ambiente. Soddisfatto Mangione

VERNOLE - Si è tenuta a Bari, presso l'Area politiche per l'ambiente, la riunione convocata dalla Regione Puglia a seguito della delibera con la quale la giunta comunale di Vernole ha denunciato l'impropria situazione dello scarico a San Cataldo dei reflui degli impianti di depurazione e, dopo gli incontri bilaterali svolti nei mesi scorsi tra lo stesso Ufficio Regionale ed i vari soggetti istituzionali interessati. Obiettivo dell'incontro odierno era quello di verificare il livello di efficienza degli impianti in esercizio (Aqp ed Asi), e di conseguenza la qualità delle acque sversate in mare, nonché valutare la fattibilità dell'avvio in attività del considerevole impianto di affinamento costruito dal Consorzio di bonifica Ugento Li foggi, collaudato da tempo e mai attivato.

Alla riunione erano presenti il sindaco di Vernole, Mario Mangione, accompagnato dal presidente del consiglio, Antonio Pascali, e dal vice sindaco, Pantaleo Mangè, per Aqc Bari il responsabile affari regolamentari, Luigi De Caro, il direttore opera, Antonio De Leo, il responsabile per la depurazione, Mauro Spagnoletti, per l'Asi di Lecce il Capo servizio tecnico, Leonardo Dimitri, per l'Arpa Lecce il dirigente, Antonio D'Angela, per la Provincia di Lecce Dario Corsini, dirigente del Servizio ed il funzionario Mario Manna, per l'Aqc Lecce il responsabile macro area Giuseppe Valentini, il responsabile depurazione, Nicola Tselikas, il responsabile amministrazione, Marcello Rainò, per il Consorzio di bonifica Ugento Li Foggi, il direttore e vice area agraria, Antonio Bruno e Giancarlo Mazzeo, per la città di Lecce, il responsabile ufficio Via e impatto ambientale, Luciano Mangia, nonché il direttore dell'Oasi delle Cesine, Carmine Annicchiarico.

I responsabili di Aqp hanno affermato che l'analisi delle acque prelevate all'uscita dell'impianto da loro gestito a Ciccio Prete possono considerarsi nella norma; il funzionario della città di Lecce ha assicurato il corretto allaccio, a valle dei depuratori, sul collettore che da "Ciccio Prete" porta a San Cataldo, degli scarichi dei depuratori a servizio di due villaggi turistici, che l'amministrazione cittadina ha autonomamente inibito l'esercizio dell'impianto fitodepurativo in agro di Vernole, ma nulla ha detto in merito alla condotta mista, alla confluenza di acque bianche e nere.

Dimitri, per l'Asi, riconosciuta la scarsa efficienza del loro impianto, peraltro sotto sequestro giudiziario, ha dichiarato l'immediato avvio di lavori di adeguamento della struttura sin dai prossimi giorni, non appena la magistratura competente ne avrà autorizzato l'esecuzione. Si è concordato sulla necessità di rendere immediatamente funzionali gli impianti già in esercizio e contestualmente perseguire una mirata azione di raccordo di tutte le infrastrutture già realizzate, pur se in maniera del tutto scoordinata, esaminando nel concreto la fattibilità tecnica ed economica di attivare il grande impianto di affinamento realizzato dal Consorzio di Bonifica Ugento e li Foggi, collaudato e mai andato in esercizio.

La Provincia di Lecce, con Corsini, ha assunto l'impegno di raccordare, sia dai prossimi giorni, i tecnici di Aqp, Asi, e Consorzio di bonifica per approfondire le caratteristiche della imponente infrastruttura e ricercare, unitamente al competente Ufficio della Regione ed al Comune di Vernole, le soluzioni tecniche volte all'utilizzo dei reflui in agricoltura ovvero a fini industriali. Mangione, pur riservandosi la possibilità di quantificare e richiedere a tutti i soggetti responsabili il risarcimento del danno arrecato al territorio ed alla comunità vernolese, ritiene positivo l'incontro che ha visto allo stesso tavolo i vari enti coinvolti alla ricerca, pur se a posteriori, di soluzioni progettuali coordinate la cui mancanza ha determinato realizzazioni di opere sin'ora inutilizzate, con ingenti sprechi di danaro e gravi danni ambientali ed economici.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Reflui a San Cataldo: verso una soluzione condivisa

LeccePrima è in caricamento