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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Riconversione: l'ultima speranza dei lavoratori Bat

Delusione per l'ultimo incontro romano sulla vertenza Manifattura Tabacchi di Lecce. Dai sindacati denunciano la debolezza del Governo mentre si procede spediti verso la riconversione

ROMA - Delusione per l'ultimo incontro romano sulla vertenza Manifattura Tabacchi di Lecce. Dai sindacati denunciano la debolezza del Governo mentre si procede spediti verso la riconversione. "Oltre a fare richiesta formale, il Governo, pur di consentire a Bat Italia di rimanere sul territorio, aveva provato anche a offrire degli incentivi e delle misure che agevolassero ancora di più l'azienda", precisa Mauro Fioretti della Uil "ma nemmeno questo è servito".

E così, per Korus, Call Gest e Iacobucci, la strada è tutta in discesa. "Il Governo ha voluto descrivere la situazione delle tre aziende presenti nel piano di riconversione della Bat, esprimendo un giudizio sommariamente positivo rispetto a questa ipotesi" continua il dirigente della Uil "noi, avendo la responsabilità del futuro di ben 400 famiglie e non possiamo fare altro che accettare la situazione ed entrare subito nel merito delle procedure di riconversione".

Anche la Cgil di Lecce ha espresso "la propria delusione rispetto al ruolo giocato dal Governo in questa delicata vicenda. Nonostante i proclami sulla stampa da parte di esponenti del Governo, questi si rivela inefficace e privo dell'autorevolezza istituzionale che ci si attendeva e che anche le istituzioni e la deputazione del territorio avevano chiesto di esercitare", denuncia il segretario provinciale del sindacato Salvatore Arnesano.

"La fase di ricognizione che si era annunciata nella scorsa riunione, da parte del Governo, presso Bat Europa è stata un´azione insufficiente" sostiene il dirigente sindacale che solleva dubbi anche in merito alla procedura adottata dal Governo per contattare la sede inglese di Bat Europa poiché una "semplice nota probabilmente non era sufficiente a convincere una multinazionale a dismettere la produzione sul nostro territorio".

E riguardo all'unica soluzione ormai accettabile, la Cgil sbarra la strada a Call Gest ribadendo " la propria indisponibilità a considerare nella strada della riconversione la possibilità di impiegare i lavoratori in dei call center "

La partita tra le tre aziende deputate a succedere a Bat Italia si giocherà il prossimo 12 novembre sempre a Roma: "quale occasione migliore per le aziende interessate alla riconversione di farsi avanti, portando le proprie proposte sul tavolo vertenziale?" si chiede Mauro Fioretti della Uil in riferimento all'azienda Yesmoke, ancora incomprensibilmente tagliata fuori dai giochi.

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