Donna muore soffocata nel reparto di psichiatria mentre mangia una banana

SCORRANO – La Procura ha disposto l'autopsia per fare luce sul decesso di una donna di 53 anni, foggiana, provocato da soffocamento. Affetta da problemi psichici e in cura già da tempo, è morta mentre stava mangiando una banana, afferrata probabilmente dal comodino posto nella stanza di un altro paziente.

Secondo le ricostruzioni, la donna stava girando fra i corridoi del reparto di psichiatria del nosocomio di Scorrano, e, con ogni probabilità, s'è infilata in una delle varie stanze, scovando e afferrando quel frutto, sbucciandolo e iniziando a mangiarlo. L'è però rimasto in gola proprio mentre stava masticando. Purtroppo, questo ha provocato l’ostruzione delle vie aeree. Inutili si sono rivelati i soccorsi. Da ieri pomeriggio il cadavere della 53enne si trova nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, a disposizione del pubblico ministero Roberta Licci, che disporrà nelle prossime ore l'esame, affidandola al medico legale Alberto Tortorella.

Il decesso risale alla sera del 23. La donna per due anni è stata tenuta in cura presso una struttura di Nociglia. A metà mese era stata trasferita nel reparto di psichiatria dell'ospedale “Ignazio Veris Delli Ponti”. In un momento in cui non c’erano evidentemente sanitari nelle vicinanze, la 53enne foggiana è riuscita ad impadronirsi di quel frutto, iniziando a mangiarlo per colmare un languore. Un gesto tanto banale, quanto tragica s'è rilevata la conseguenza.   

Soccorsa da due infermieri e un medico, quando, uscita dalla stanza, s’è ritrovata per terra nel corridoio del reparto, per lei non c’è stato nulla da fare. Del caso si sono interessati i carabinieri della compagnia di Maglie. La famiglia non ha presentato denuncia, ma per la vicenda il pm Licci sta procedendo d’ufficio, disponendo con l'esame necroscopico.