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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Trepuzzi / Via Guglielmo Marconi

Si lancia nel vuoto al culmine di una crisi, muore suicida donna di 39 anni

Una donna di 39 anni si è tolta la vita lanciandosi dal balcone al secondo piano della palazzina in cui viveva a Trepuzzi, nei pressi della stazione ferroviaria. La vittima aveva preannunciato l'insano proposito. Sul posto carabinieri e medico legale

TREPUZZI – Un volo da quasi nove metri d’altezza, il tragico epilogo di una storia colma di dolore e morte. Si è lanciata dal balcone al secondo piano dell'anonima palazzina in cui viveva con il compagno, in via Marconi, una stradina a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria.

Un suicidio arrivato al culmine dell’ennesima crisi provocata dai nervi fragili e da un’instabilità emotiva palesata più volte. Dopo aver rovesciato alcune sedie, suppellettili e un computer poggiato sul tavolo della cucina, ha raggiunto il balcone che si affaccia sul cortile interno e si è lanciata incontro a una fine precoce. Una vita spezzata a soli 39 anni. La cronaca di una morte per certi versi annunciata, dopo due precedenti tentavi di suicidio e una serie di messaggi inviati ai parenti più stretti, molti anche in serata, che annunciavano i suoi propositi di morte.

E’ stato proprio il compagno della 39enne ad accorgersi della tragedia. Inutile la corsa verso il cortile, dove il corpo della donna giaceva esanime. E’ stato lui stesso a chiamare i soccorsi. Gli uomini del 118, giunti sul posto in pochi minuti, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso e chiamare le forze dell’ordine. Nella piccola via alla periferia del paese, rischiarata dalla luce giallognola e diafana dei lampioni, sono giunti i carabinieri della stazione di Trepuzzi con i colleghi della compagnia di Campi Salentina (guidata dal maggiore Nicola Fasciano).

20140603_235215-2Sul posto anche il colonnello Saverio Lombardi, comandante del reparto operativo e il capitano Biagio Marro, a capo del nucleo investigativo. Una presenza, quella degli investigatori, dovuta ad accertare, al di là di ogni dubbio, che la morte fosse legata a un suicidio.

Una tesi avvalorata sia dai rilievi eseguiti dagli uomini della scientifica, guidati dal luogotenente Vito Angelelli, sia dall’esame cadaverico affidato (su disposizione del pubblico ministero di turno, Donatina Buffelli) al medico legale Ermenegildo Colosimo. Entrambi non hanno rilevato alcun segno che facesse supporre una morte violenta o segni di un’eventuale colluttazione. Al termine dei rilievi il corpo è stato trasportato presso la camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi”, dove nelle prossime ore sarà consegnato alla famiglia. Ultimo atto di una vita spezzata in una sera tiepida di primavera.

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