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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Stalking e sequestro di persona, 25enne ottiene verdetto favorevole: revocato il divieto di avvicinamento

Si è chiuso con un "non doversi procedere" il processo nei riguardi di un uomo che per questa vicenda, il 19 settembre 2022, fu arrestato: finì in carcere, poi ai domiciliari

LECCE - Finì in carcere il 19 settembre del 2022, con l’accusa di atti persecutori e sequestro di persona e, dopo quindici giorni circa, ottenne i domiciliari dal Tribunale del Riesame, poi alleggeriti la scorsa estate nel divieto di avvicinamento alla persona offesa, la sua ex fidanzata.

Da ieri, all’uomo, un 25enne attualmente residente a Noha (frazione di Galatina) è stato revocata anche quest'ultima imposizione, per effetto della sentenza di “non doversi procedere” emessa nei suoi riguardi dal giudice della prima sezione penale del tribunale di Lecce Mauro Marangio che all’esito del dibattimento, durante il quale è stata ascoltata anche la donna, ha rilevato la mancanza dei requisiti fondamentali per sostenere l’addebito di stalking, come quello per esempio di aver provocato un cambiamento di vita e di abitudini nella vittima. Questa, oltretutto, si osserva nelle motivazioni depositate contestualmente al dispositivo, gli avrebbe anche offerto ospitalità in più circostanze dimostrando quindi di non temere per la propria incolumità.

Insomma, per il giudice tutt’al più avrebbero potuto reggere le accuse di percosse e minacce, per le quali comunque non è possibile procedere, così come per il sequestro di persona, perché la querela, nel frattempo, è stata rimessa.

Stando alla denuncia sporta dalla presunta vittima nel commissariato di Nardò (e, come anticipato, poi ritirata), il giovane non si sarebbe rassegnato alla fine della storia e l’avrebbe tormentata pur di riallacciare il rapporto. In numerose occasioni, avrebbe macinato chilometri per raggiungere la sua abitazione, in treno o facendosi accompagnare in auto da alcuni amici, poiché la patente gli era stata sospesa.

Dal canto suo, il 25enne, assistito dall’avvocato Raffaele Benfatto, ha sempre negato tutte le accuse, sin dal momento dell’arresto. Durante l’interrogatorio di garanzia, davanti alla giudice Alessandra Sermarini, negò la circostanza di aver chiuso in casa la ex, nel tentativo di sottrarle il telefonino con il quale sarebbe stata filmato l’ultima di una serie di aggressioni, spiegando che sarebbe stata anche la ragazza a cercarlo in più occasioni, dopo la fine della relazione iniziata nell’ottobre del 2021.

Dallo scorso agosto, l'uomo si trova ai domiciliari per un'altra vicenda.

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