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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Trepuzzi

Stop alle polemiche: confermata esibizione di Capleton al Livello Undiciottavi

L'artista giamaicano, dopo il batti e ribatti, la richiesta dell'Unione Nord Salento di non farlo esibire e il chiarimento con gli organizzatori, terrà domani il proprio concerto nella Casa della musica. Ma arriva un nuovo "no"

TREPUZZI - Capleton salirà sul palco del Livello Undiciottavi, la casa della musica di Trepuzzi domani, sabato 20 aprile: confermato il live dell’artista giamaicano, dopo le  polemiche che hanno coinvolto il concerto e gli stessi organizzatori, nonostante le distanze e le precauzioni prese già nei giorni scorsi dai testi del controverso cantante reggae.

Capleton è uno degli artisti di punta del reggae contemporaneo ed ha un forte seguito nel Salento, testimone il fatto che non è la prima volta che viene in questa terra per i suoi concerti. Il suo stile selvaggio, con la sua acrobazia metrica e la voce ruvida e potente ha ispirato il corso del reggae anni 90 ed ha aperto la strada ad artisti come Sizzla.

La dirompente aggressività delle sue performance esprime perfettamente i suoi testi radicali e appassionati. Alcuni dei quali non condivisi  dagli organizzatori e dallo staff tutto che, tengono a precisare, il manager di Capleton ha comunicato un atto di impegno e dichiarazione sottoscritta dall'artista nella quale dichiara di non essere contro gli omosessuali e si impegna a non pronunciare testi omofobi, né istigazioni alla violenza durante il suo live.

Terrà il concerto nel Livello Undiciottavi in quanto struttura / contenitore, aperto a tutte le opinioni, idee e forme d'arte purché basate sulla tolleranza, l'integrazione e, soprattutto, l'apertura all'altro. "Libertà e tolleranza - fanno sapere gli organizzatori - è anche permettere lo svolgimento di una rappresentazione musicale di un artista molto amato e seguito da tanti ragazzi che, nonostante estimatori della sua musica, non condividono e non vogliono ascoltare parole di odio e di violenza, parole dalle quali però, anche lo stesso artista  ha preso le distanze anni fa. Come già ripetuto più volte, gli organizzatori sono pronti ad interrompere il concerto qualora ciò dovesse avvenire.

Ma l'associazione di Donne I.D.eA. (Identità, Differenza e Autodeterminazione), OdV Vogliamo anche le rose, Arci Provinciale Lecce, Rete Antirazzista Lecce, Casa delle Donne Lecce, Associazione Alta Fedeltà, Associazione Meticcia rilanciano: "Nonostante le rassicurazioni e gli impegni presi da più parti, insieme ovviamente alla possibilità che chiunque possa redimersi - redenzione rispetto alla quale si potrebbero comunque avanzare dei dubbi perché suona molto di operazione commerciale per poter continuare a fare i concerti - non riusciamo a comprendere la scelta del Livello 11/8".

"Non riusciamo proprio a capire - spiegano - perché un luogo come questo che ha una vocazione culturale e non solo commerciale, e che finora ha dimostrato attenzione e sensibilità nella programmazione e offerta artistica, debba correre il rischio di sentire risuonare nei suoi spazi, anche solo per una sera, frasi che inneggiano a 'prendere un bazooka e a uccidere i froci' – ricaduta da prendere in considerazione e già verificatasi altrove come testimoniato da più parti; e di diventare esso stesso veicolo di messaggi violenti, sessisti e omofobi".

"Non ci sembra, infine - precisano -, che le nostre parole possano essere lette come il solito tentativo di censura 'vecchio stile' e di chiusura verso le opinioni e le libertà di espressione altrui. Perché la risposta a chi istiga e/o ha istigato all’odio verso ogni diversità non può che essere un no chiaro e forte. Con il rammarico che quei soggetti possano attraversare i luoghi di cultura di questo territorio, che non ne ha poi così tanti e che dovrebbero rappresentare gli spazi di critica e di promozione di messaggi e comportamenti altri".

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