Svaligiate due abitazioni in città. Ma preso il ladro seriale di bottiglie di rum
Danni da quantificare in via Simini e in via De Giorgi. E intanto, al terzo furto in un market, è stato arrestato un leccese
LECCE – Topi d’appartamento di nuovo in azione a Lecce. Almeno due le abitazioni “visitate” dai ladri di recente, con danni ingenti per le vittime. In un caso, peraltro, avvenuto in via Simini (nei pressi del cavalcavia di viale Leopardi), è difficile anche stabilire quando si sia consumato il tutto, perché madre anziana e figlio erano fuori da alcuni giorni per problemi di salute. S’ipotizza fra domenica 4 e lunedì 5 marzo.
E’ stata una vicina di casa a notare porta aperta e luce accesa, avvisando così il genero. Ed è stata chiamata la polizia, una volta appurato quanto avvenuto. L’abitazione è stata trovata a soqquadro, segno che i ladri devono aver agito con relativa tranquillità, forse sapendo che non sarebbe rientrato nessuno a breve.
Quasi nelle stesse ore, poi, in via Cosimo De Giorgi, nel rione Salesiani, è stato scoperto un altro furto, questa volta in un appartamento al quinto piano di uno dei tanti palazzi della zona. Anche in questo caso, le stanze sono state trovate a soqquadro. Da quantificare il bottino. Sembra che la porta sia stata aperta senza effrazione, forse usando le classiche chiavi bulgare. In entrambi i casi è intervenuta la scientifica.
Ladro seriale di liquori: tre i furti
Sempre a Lecce, ieri è stato arrestato un giovane, Giorgio De Rinaldis, per ben tre furti consumati in supermercati Conad. Non è chiaro perché scegliesse sempre market di quella catena, ma sapeva bene cosa cercare: bottiglie di rum. Per tre volte n’è uscito con due al seguito, da rivendere poi a cittadini stranieri. Le indagini e la visione delle videocamere hanno ricondotto a lui abbastanza facilmente.
Sabato scorso il primo episodio, in via Zanardelli, a Lecce. Domenica il secondo, nel centro commerciale di Cavallino. Martedì, ancora in via Zanardelli, dove però una volante è arrivata sul posto, cogliendolo in flagranza. Il pubblico ministero di turno, Milto De Nozza, l’ha spedito ai domiciliari, in attesa della direttissima