Tap, conclusi in anticipo i sondaggi. A fine marzo l’ultima fase nei pressi della costa
La fine delle indagini geotecniche era prevista per il 2 di marzo. Le due navi impegnate nei giorni scorsi nelle operazioni si sono già allontanate dalle acque di San Foca e la capitaneria di porto ha revocato l'ordinanza in vigore
LECCE – Con quattro giorni di anticipo sulla data prevista, si sono concluse le indagini geotecniche del consorzio Tap nelle acque di San Foca. I sondaggi sono finalizzati a integrare lo studio di impatto ambientale e sociale del gasdotto che dovrebbe portare 10 miliardi di metri cubi di gas dall’Azerbaijan fino all’Europa attraverso Turchia, Grecia, Albania e Italia, con ipotetico appordo nella marina di Melendugno.
Il consorzio, con una nota stampa, rassicura anche sul recupero delle boe di misurazione e sull’allontanamento dall’area delle operazioni delle due navi imp e la “Odin Finder”. Nei giorni scorsi si è registrata una vivace presa di posizione degli attivisti del Comitato No Tap e del sindaco del comune di Melendugno, Marco Potì, rispetto ad un presunto sforamento del limite di distanza minima dalla costa – 400 metri - da parte delle imbarcazioni.
Contestualmente la capitaneria di porto ha revocato l’ordinanza che limitava la navigazione e quindi gli operatori della pesca non hanno restrizioni per il prosieguo dell’attività. Tap preannuncia per fine marzo l’avvio dell’ultima fase dei sondaggi, sempre di tipo geotecnico, “nel tratto più vicino alla costa del tracciato di progetto”.
