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Cronaca

Telefonate, messaggi, pedinamenti e insulti all'ex moglie. Patteggia un 34enne

Telefonate e messaggi incessanti e molesti sulla sua utenza cellulare, pedinamenti continui e appostamenti nei pressi della sua abitazione, del luogo di lavoro e dei posti frequentati abitualmente. Un incubo durato circa un anno quello vissuto da una donna

LECCE – Telefonate e messaggi incessanti e molesti sulla sua utenza cellulare, pedinamenti continui e appostamenti nei pressi della sua abitazione, del luogo di lavoro e dei posti frequentati abitualmente. Un incubo durato circa un anno, da luglio 2013 a luglio 2014, quello vissuto da una donna perseguitata dall’ex marito. L’uomo, un 34enne leccese, ha patteggiato una condanna a un anno e mezzo di reclusione per stalking.

La donna, stanca delle angherie dell’ex marito (che le avrebbe anche danneggiato l’auto), lo ha denunciato, dando così via alle indagini. E’ emerso un clima di paura e ansia in cui, per diversi mesi, la donna è stata costretta a vivere, mutando abitudini e frequentazioni per timore che le accadesse qualcosa. L’indagato, in almeno due occasioni, l’avrebbe affrontata, indicandole i propri genitali e insultandola con frasi volgari.

L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Stefania Mininni, ha posto fine alla lunga serie di vessazioni cui la giovane donna è stata costretta. Per lei ora, dopo la condanna, la speranza di una nuova vita.

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