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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Carpignano Salentino

Timbrava al Comune, poi usciva per lavorare in proprio

Carpignano Salentino: idraulico assunto al Municipio, dopo aver vidimato il cartellino, usciva tranquillamente per esercitare con la sua ditta presso clienti privati. L'uomo sorpreso dai carabinieri

CARPIGNANO SALENTINO - Qualche spiegazione sul comportamento dell'idraulico assenteista, contratto a tempo indeterminato in mano con il Comune di Carpignano Salentino dal 1° gennaio 2011, la dovrà dare pure chi ha funzioni preposte sulla gestione del personale a Palazzo. E nello specifico, la vicenda potrebbe avere sviluppi di natura penale o amministrativa contabile. Tanto che i carabinieri della compagnia di Maglie, comandanti dal maggiore Andrea Azzolini, che insieme ai colleghi della stazione di Martano hanno smascherato l'uomo, procederanno con una segnalazione alla Procura della corte dei conti.

L'episodio, insomma, è destinato ad avere nuovi sviluppi e non si fermerà certo con l'arresto ai domiciliari per truffa aggravata ai danni dello Stato di Antonio Russo, 57 anni, di Carpignano Salentino, di fatto stabilizzato dal 1° gennaio di quest'anno come dipendente distaccato del ministero delle Finanze nella mansione di operaio presso il Comune.

I carabinieri hanno bussato alla porta della sua abitazione intorno alle 8 di questa mattina, mostrando a Russo l'ordine di esecuzione di custodia cautelare emessa dal gip Giovanni Gallo del Tribunale di Lecce su richiesta del pm Giovanni De Palma, il quale ha concordato pienamente con le risultanze scaturite dalle indagini condotte dai militari.

Il 54enne, dall'inizio dell'anno, periodo della sua assunzione al Comune di Carpignano, timbrava il cartellino, regolarmente, ogni giorno, recandosi al lavoro, ma subito dopo faceva dietrofront ed usciva con tutta tranquillità dalle porte del Palazzo. E sotto gli occhi di più persone. Per andare a svolgere un altro lavoro. E così, oltre allo stipendio guadagnato con i soldi dei contribuenti, l'uomo intascava anche i soldi dai suoi clienti privati. E già, perché prima di essere assunto, Russo era titolare di una ditta individuale di termoidraulica, risultata cessata a giugno del 2010. Chiusa solo sulla carta, perché almeno tre, quattro operai, avrebbero continuato a lavorare alle dipendenze dell'idraulico che si assentava dal suo posto di lavoro vero per "arrotondare" grazie ai lavori commissionati dalla sua clientela. Denaro ovviamente sconosciuto al fisco, così come "fantasmi" alle regole del lavoro apparivano i suoi collaboratori.

I carabinieri hanno accertato la continuità di assenze di Russo dal posto di lavoro, utili ai fini delle indagini, e che poi hanno portato all'arresto dell'uomo, tra il 19 aprile e il 17 maggio di quest'anno. Tra le 7.15 e le 7.45 l'idraulico timbrava il cartellino in Comune, ma poi si allontanava per andare a svolgere i suoi lavori sottobanco.

L'episodio, tante volte il diavolo, si è ripetuto pure questa mattina, quando i militari sono andati a pescarlo nella sua abitazione in paese.

Russo, a sua insaputa, credendo forse di vivere in un contesto in cui gli era permesso di agire senza alcun tipo di controllo (se non fosse stato per i carabinieri viene da chiedersi quanto la cosa sarebbe potuta andare avanti), è stato più volte visto e fotografato dai militari della stazione di Martano mentre si recava presso il suo deposito, ma anche nel cantiere, con lo scopo di controllare i suoi operai al lavoro.

L'arresto dell'operaio scaturisce di una più vasta inchiesta su diversi impiegati di amministrazioni comunali del comprensorio di Maglie. I militari hanno deciso di svolgere diversi controlli, proprio per verificare se vi fossero casi di assenteismo (diversi sono quelli scoperti nelle ultime settimane, in altri comuni del Salento), venendo così a scoprire l'insolito caso dell'idraulico di Carpignano.

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