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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Tra Bat e Hds, continua l’attesa dei lavoratori nell’ex Manifattura

In 22, assunti da Hds Green Energy, da un mese in stand by, hanno organizzato un sit-in di protesta presso la Provincia di Lecce. Si attende tavolo Hds ed In.ser, il consorzio coinvolto nel piano di riconversione industriale

 

LECCE - Gli accordi per la dipartita di Bat Italia dall’ex Manifattura Tabacchi di Lecce (siglati appena un anno addietro) erano chiari: la fine della produzione di sigarette Ms non avrebbe significato la perdita dell’intera forza lavoro. E così è stato, dal momento che tutto il personale della multinazionale inglese ha seguito un percorso di ricollocazione nelle aziende subentrate nel sito, secondo il piano di riconversione industriale siglato nel dicembre 2010: Korus, Iacobucci ed Hds.

Ma c’è un “però”: 22 lavoratori, regolarmente assunti da Hds il primo luglio, non hanno ancora messo piede nella Manifattura Tabacchi. Pur continuando ad essere retribuiti (paradossalmente da mesi), la nuova attività non è decollata a causa di una diatriba sui canoni di affitto dei locali, sulle clausole assicurative e via dicendo.

“Questioni che non ci riguardano ed estranee agli accordi presi a Roma”, spiegano i sindacalisti Filcams Cgil e Cisal, Mirko Moscaggiuri e Vito Perrone, animatori di una protesta iniziata con un sit in sotto i portoni della Provincia di Lecce. E che procederà ad oltranza.

La ditta Hds Green Energy srl, (partecipata al 100 per cento dalla società Hds Facility Management spa), stando a quanto spiegano i sindacalisti, non offrirebbe garanzie occupazionali agganciate ad un forte piano industriale. “I responsabili hanno inizialmente parlato di investimenti nel settore turistico, per poi svoltare sulla produzione di servizi in house per alberghi”, spiega Moscaggiuri.

Sulla base di questo programma, al termine del percorso formativo, gli stessi lavoratori hanno mosso i primi passi con uno stage di due mesi presso il gruppo Aligros. Ma Hds ha infine virato sul settore delle energie rinnovabili. E dopo un mese la situazione non si è sbloccata. Il sito non è pronto e i lavoratori, rimasti a casa, reclamano il diritto al lavoro e l’intervento del consorzio In.ser, coinvolto nel piano di riconversione industriale.

Il presidente della Provincia, Antonio Gabellone che in mattinata ha accolto i lavoratori, convocherà a breve i responsabili di Hds e In.ser. Probabilmente la giornata di domani sarà il primo passo verso la soluzione di una vertenza che tra Bat e nuove ditte, sembra infinita. 

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